da Radio24 - Podcast di Matteo Caccia sull'impronta che lasciano gli esseri umani sulla terra
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Matteo Caccia incontra Massimo Bernardi, Paleontologo e Direttore Ufficio Ricerca e Collezioni del MUSE - Museo delle Scienze di Trento, per farsi raccontare, insieme al contributo di esperti di diverse discipline, che cos'è l'Antropocene e quali sono le sottocategorie che lo caratterizzano.
Il racconto parte dalla geologia per arrivare alla sociologia passando per fenomeni economici, ecologici, urbanistici e botanici.
Un viaggio divulgativo che ci racconta chi siamo e perché stiamo vivendo "l'era dell'Antropocene".
Credits
Ideato e scritto da Matteo Caccia
Supervisione scientifica di Massimo Bernardi, Direttore Ufficio Ricerca e Collezioni MUSE - Museo delle Scienze di Trento
Produzione e sound design di Paolo Buzzone
Coordinamento editoriale di Alessandra Scaglioni
Si ringraziano Laura Strada, Vicepresidente e Michele Lanzinger, Direttore MUSE - Museo delle Scienze di Trento
Una coproduzione Radio 24 e Audio Tales
In collaborazione con il MUSE - Museo delle Scienze di Trento
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L'antropocene è nato praticamente con me, è nato con la prima bomba atomica (Hiroshima) e poi con i vari esperimenti che hanno rilasciato nell'aria, nel terreno, nell'acqua i radionuclidi (residui rilasciati dalle esplosioni). Esperimenti fatti pressappoco tra il 45 e il 65
L'antropocene (Anthropocene) è una fase di grande transizione negli ultimi millenni, negli ultimi secoli. Crescono i tassi di inquinamento, si parla di sesta estinzione ma cresce anche l'aspettativa di vita, il tasso di istruzione, cala la mortalità infantile.
L'antropocene non è un concetto né buono né cattivo in sé, scopriamo quando è iniziato e di cosa si tratta.
L'eremocene è anche stata definita l'era della solitudine, in cui l'essere umano sarà circondato solo da specie allevate o coltivate per la propria sopravvivenza.
Un milione di animali e piante a rischio di estinzione, 2/3 degli uccelli al mondo sono polli, il 90% della biomassa dei mammiferi sono uomini o animali allevati dall'uomo: mucche, maiali, capre, pecore.
Scopriamo se davvero il nostro futuro sarà quello di un'unica specie eremitica sulla terra.
Il capitalocene - Il sistema socio-economico dominante ha visto e trattato la natura come una risorsa da cui poter attingere in maniera infinita e gratuita, e subito dopo come una discarica che poteva riassorbire i nostri rifiuti con la stessa facilità. Chi sono i responsabili della catastrofe ecologica? Che "ha trasformato la natura in una risorsa finanziaria, riducendola ad una cosa che può essere valutata e scambiata e sfruttata come qualunque altro asset." (Elmar Altvater)
Approfondiamo il tema del modello economico come punto di osservazione sul cambiamento del pianeta e di noi esseri umani.
Il Wastocene - I paesi ricchi e le classi più agiate, spesso quelle che vivono nei quartieri centrali o di lusso delle nostre città seguono, sono i maggiori produttori di rifiuti. Tuttavia, i luoghi di accumulo dei rifiuti sono altrove: nei quartieri periferici, nelle nazioni più povere. Questo è wastocene: gli scarti sono i rifiuti solidi urbani ma anche i luoghi e le persone la cui vita dipende da essi.
Quanto la produzione di scarti e di discariche di beni e persone ci sta trasformando l'umanità?L'urbanocene - La sequenza che descrive le città è 4, 55, 75, 80
4 - la percentuale di occupazione del territorio da parte delle città55 - la quantità di popolazione che vive negli insediamenti urbani
75 - l'energia consumata dalle metropoli rispetto ai consumi globali
80 - la quantità di emissioni nocive rispetto alla produzione mondiale
Entro il 2050, si arriverà al 75%, con ulteriori 2 miliardi di inurbati. Le città sono l'espressione di una tendenza umana molto più profonda, il bisogno compulsivo di appartenere a gruppi o a crearne al bisogno e di ritrovarsi in un unico sito, avendo un riparo, un luogo protetto.
Qual è il futuro delle comunità urbane e non.