Pizzo Badile m 3308 spigolo Nord
Accesso: Da Chiavenna oltrepassata la frontiera si prosegue in territorio elvetico sino a Bondo dove (a DX) una strada sterrata conduce in Val Bondasca fino alla località Laret.
Una biglietteria automatica all'inizio della sterrata permette di salire in auto fino a Laret ( Franchi Svizzeri o Euro 9 €/11 CHF).
Dal parcheggio si percorre il sentiero che si snoda sulla sponda sinistra salendo (destra orografica) del torrente sino ad un bivio segnalato.
A destra si scende per attraversare il torrente, quindi si inizia a salire lungo il ripido sentiero che conduce alla Capanna Sasc Fourà 1904 m (circa 1 ora dal parcheggio).
Dal rifugio (alle sue spalle) si segue il sentiero che conduce alla Capanna Sciora, e dopo circa 1 ora di cammino (2250 m di quota circa) si giunge ad un bivio, prendere la deviazione a destra che per placche e gande (ci sono diversi ometti segnavia) ci permette di risalire l'evidente dosso (prolungamento dello spigolo Nord). Portandosi sul lato occidentale si risalgono due evidenti nevai che portano ad una selletta posta a 2590 m di quota, dove iniziano le difficoltà (circa 1:45/2 ore dal rifugio).
Superare il primo risalto dello spigolo sul lato orientale (III), seguendo poi una placca sino alla selletta posta a monte del risalto (un passo IV, spit).
Una biglietteria automatica all'inizio della sterrata permette di salire in auto fino a Laret ( Franchi Svizzeri o Euro 9 €/11 CHF).
Dal parcheggio si percorre il sentiero che si snoda sulla sponda sinistra salendo (destra orografica) del torrente sino ad un bivio segnalato.
A destra si scende per attraversare il torrente, quindi si inizia a salire lungo il ripido sentiero che conduce alla Capanna Sasc Fourà 1904 m (circa 1 ora dal parcheggio).
Dal rifugio (alle sue spalle) si segue il sentiero che conduce alla Capanna Sciora, e dopo circa 1 ora di cammino (2250 m di quota circa) si giunge ad un bivio, prendere la deviazione a destra che per placche e gande (ci sono diversi ometti segnavia) ci permette di risalire l'evidente dosso (prolungamento dello spigolo Nord). Portandosi sul lato occidentale si risalgono due evidenti nevai che portano ad una selletta posta a 2590 m di quota, dove iniziano le difficoltà (circa 1:45/2 ore dal rifugio).
Superare il primo risalto dello spigolo sul lato orientale (III), seguendo poi una placca sino alla selletta posta a monte del risalto (un passo IV, spit).
Proseguire sul filo dello spigolo per circa quattro lunghezze arrivando alla base di una placca (Placca Risch, III). Superata la placca bisogna aggirare sulla destra il risalto che la chiude (IV, IV+, ch. e spit).
Continuare sullo spigolo sino ad una lastra staccata e proseguire un poco a destra fino ad una selletta, prendere il corridoio (sulla sua destra) sul versante occidentale formato da un grande blocco staccato (III e III+). Dopo il corridoio si prosegue nei diedri mantenendosi sul versante occidentale (chiodi e spit III).
Continuare sullo spigolo sino ad una lastra staccata e proseguire un poco a destra fino ad una selletta, prendere il corridoio (sulla sua destra) sul versante occidentale formato da un grande blocco staccato (III e III+). Dopo il corridoio si prosegue nei diedri mantenendosi sul versante occidentale (chiodi e spit III).
Raggiunta la zona interessata da una recente frana (avvenuta nel 1998), dopo un traversino sulla destra si risale uno strapiombino (V) e si ritorna sul filo dello spigolo (IV e IV+).
Si continua lungo lo spigolo (III e IV) fino ad una caratteristica placca liscia solcata da numerose fessure (spit e chiodi) e si proseguire per il diedro sulla destra (III e IV).
Si prosegue per lo spigolo che diminuisce di inclinazione (III). Arrivati ad un compatto torrione, tramite una cengia ci si abbassa sul versante NE che porta a monte del torrione. Discesi ad una selletta (breve doppia o disarrampicando) si prosegue facilmente sino alla vetta.
Lungo l'intera via le soste sono ottimamente attrezzate con grossi anelli resinati (utilizzabili per le doppie in discesa); sono inoltre presenti alcuni spit nei tratti più impegnativi.
Per la discesa percorrere la via normale del versante meridionale per il rifugio Gianetti.
Dalla vetta scendere un centinaio di metri fino ad incontrare la prima doppia (lato destro scendendo). dopo circa 5 doppie risalire un sentiero a destra che porta ad una croce da dove si eseguono le ultime 2 doppie (vedi disegno). Non proseguire nel canale/camino perché si rischia di creare e ricevere scariche di sassi. Proseguire poi su nevai o gande fino al rifugio.
Si continua lungo lo spigolo (III e IV) fino ad una caratteristica placca liscia solcata da numerose fessure (spit e chiodi) e si proseguire per il diedro sulla destra (III e IV).
Si prosegue per lo spigolo che diminuisce di inclinazione (III). Arrivati ad un compatto torrione, tramite una cengia ci si abbassa sul versante NE che porta a monte del torrione. Discesi ad una selletta (breve doppia o disarrampicando) si prosegue facilmente sino alla vetta.
Lungo l'intera via le soste sono ottimamente attrezzate con grossi anelli resinati (utilizzabili per le doppie in discesa); sono inoltre presenti alcuni spit nei tratti più impegnativi.
Per la discesa percorrere la via normale del versante meridionale per il rifugio Gianetti.
Dalla vetta scendere un centinaio di metri fino ad incontrare la prima doppia (lato destro scendendo). dopo circa 5 doppie risalire un sentiero a destra che porta ad una croce da dove si eseguono le ultime 2 doppie (vedi disegno). Non proseguire nel canale/camino perché si rischia di creare e ricevere scariche di sassi. Proseguire poi su nevai o gande fino al rifugio.
Note:Bellissima salita fatta in compagnia di Emanuele il 03/08/2010
Viste le ottime condizioni della montagna con una telefonata a mezzogiorno ci mettiamo d'accordo e decidiamo di partire la sera stessa, alle 22 ci troviamo a Barzana (BG) e partiamo con la macchina di Emanuele.
al Parcheggio in val Bondasca arriviamo dopo mezzanotte, proviamo a schiacciare un pisolino ma niente ed allora alle 2:30 partiamo per la salita.
Alle 3:30 siamo al rifugio Sasc Furà , ci sono 2 o 3 frontali davanti a noi e quindi dopo una breve sosta partiamo cercando di essere tra i primi, ma sulle gande prima di iniziare lo spigolo ci accorgiamo che ci sono diverse cordate davanti a noi, tanti hanno bivaccato alla base.
All'inizio dell'arrampicata sullo spigolo ci prepariamo e ci leghiamo.
L'arrampicata è bellissima, su roccia fantastica proseguiamo per essere veloci per tutta la salita in conserva a parte un tiro che sembra più ostico di quello che è in realtà .
Per il rientro pensiamo di fare il passo del Porcellizzo e quindi al rifugio Sasc Furà una bella mazzata!(abbiamo solo una macchina in Svizzera), però durante la salita conosciamo 2 ragazzi (frequentatori dei report e del forum di On-Ice, Luca e Giovanni - spero di non sbagliare i nomi, sono un disastro con la memoria :oops: ) di bergamo con i quali ci mettiamo d'accordo, un loro amico viene a prenderli in val Masino e li riporta a Bondo.
Così facendo riusciamo ad essere a casa in un'ora decente, Fantastico ogni tanto un po' di fortuna ci vuole!!!
Viste le ottime condizioni della montagna con una telefonata a mezzogiorno ci mettiamo d'accordo e decidiamo di partire la sera stessa, alle 22 ci troviamo a Barzana (BG) e partiamo con la macchina di Emanuele.
al Parcheggio in val Bondasca arriviamo dopo mezzanotte, proviamo a schiacciare un pisolino ma niente ed allora alle 2:30 partiamo per la salita.
Alle 3:30 siamo al rifugio Sasc Furà , ci sono 2 o 3 frontali davanti a noi e quindi dopo una breve sosta partiamo cercando di essere tra i primi, ma sulle gande prima di iniziare lo spigolo ci accorgiamo che ci sono diverse cordate davanti a noi, tanti hanno bivaccato alla base.
All'inizio dell'arrampicata sullo spigolo ci prepariamo e ci leghiamo.
L'arrampicata è bellissima, su roccia fantastica proseguiamo per essere veloci per tutta la salita in conserva a parte un tiro che sembra più ostico di quello che è in realtà .
Per il rientro pensiamo di fare il passo del Porcellizzo e quindi al rifugio Sasc Furà una bella mazzata!(abbiamo solo una macchina in Svizzera), però durante la salita conosciamo 2 ragazzi (frequentatori dei report e del forum di On-Ice, Luca e Giovanni - spero di non sbagliare i nomi, sono un disastro con la memoria :oops: ) di bergamo con i quali ci mettiamo d'accordo, un loro amico viene a prenderli in val Masino e li riporta a Bondo.
Così facendo riusciamo ad essere a casa in un'ora decente, Fantastico ogni tanto un po' di fortuna ci vuole!!!
#pizzobadile
#spigolonord
#svizzera
#valbondasca
#valmasino
comune:
|
Bondo - Val Bondasca (CH)
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nome cima:
|
Pizzo Badile
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nome itinerario:
|
Spigolo Nord
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difficolta:
|
IV - IV+ / 5a+ / D
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Zona montuosa:
|
Alpi Retiche Meridionali
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tipo itinerario
|
Cresta
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esposizione preval. in salita:
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esposizione preval. in discesa:
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quota di partenza (m.):
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1300 (Bondo) - 1904 (Rifugio) - 2410 (Attacco) - 3308 (Vetta)
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quota vetta (m.):
|
3308
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dislivello complessivo (m.):
|
2008
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punti appoggio:
|
Sasc Furà 1904 - Bivacco Redaelli3308 - Rifugio Gianetti 2534
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localita partenza:
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Bondo località Laret (CH)
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Primi salitori:
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bibliografia:
|
Plasir Sud
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Attrezzatura consigliata:
|
dotazione da roccia, serie friend medi, 10 rinvii, 2 corde da 60 mt
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cartografia:
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note: |
soste attrezzate con grossi anelli resinati
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