sabato 28 dicembre 2019

padre Armando CARPENEDO - schiavi o servi

Di chi?

Di chi saremo schiavi oggi? Perché, non c’è alcun dubbio, di qualcuno saremo schiavi.
Saremo schiavi delle nostre ambizioni o delle nostre manie? Saremo schiavi delle nostre convenzioni e delle abitudini degli altri? Saremo schiavi della preoccupazione di quello che dirà la gente o sottomessi agli obblighi della moda? Saremo schiavi dell’anticonformismo o dell’opinione comune? Saremo schiavi della paura, del terrore di non essere all’altezza delle aspettative altrui, o schiavi del nostro onnisciente giudicare?
Come si possono spezzare le catene della schiavitù? Con la libertà? No. Non funziona. Se non si capisce come funziona, essere liberi è solo una parola, un’inutile e fuorviante espressione vocale che non aiuta a liberarsi dalla schiavitù. E allora? C’è un solo modo per non essere schiavo ed è essere servo, servo per amore del più Grande.
Anche oggi saremo schiavi o servi, schiavi dei desideri di qualcuno fuori di noi o servi dei desideri di Dio. O schiavi esasperati di qualcosa che non ci appartiene e non ci rappresenta, non ci scalda il cuore, non ci illumina, non ci apre alla meraviglia, o servi, servi dell’amore, della pace, della bellezza in nome di Dio. O schiavi sottomessi alle aspettative personali e altrui, o umili servi dei desideri di Dio.
Per conoscere i desideri del mondo non ci vuole molto, vengono a noi come tempesta, attraverso l’enorme porta della bugia e della persuasione. Per conoscere i desideri di Dio, la porta è più stretta, perché conduce a una via dove si camminano solo i passi della libertà e della consapevolezza. È la via stretta ma meravigliosa del vangelo, dove nella voce di Gesù arriva all’umanità il canto dei desideri di Dio.
Oggi saremo schiavi dei desideri altrui o servi dei desideri di Dio?
Maria, la serva del Signore, è potentissima compagna di viaggio e di scelta.
RIFLETTIAMO. IL NATALE E' ALLE PORTE!

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