DAL LIBRO "CONOSCI TE STESSO" del Gyatso Tenzin (Dalai Lama)
I principi che ho citato finora concordano con gli
insegnamenti etici di tutte le religioni del mondo. Ritengo che buddhismo, cristianesimo, confucianesimo, induismo,
islamismo, giainismo, ebraismo, sikhismo, taoismo e zoroastrismo considerino
l’amore come un ideale, puntino a elevare l’umanità grazie alla pratica
spirituale e si sforzino di rendere i loro seguaci persone migliori.
- Tutte le
religioni insegnano precetti morali per il progresso della mente, del corpo,
della parola e dell’azione: non mentire, non rubare, non uccidere e così
via. L’assenza di egoismo è il fondamento comune posto da tutti i grandi
maestri spirituali. È a partire da qui che costoro vogliono allontanare i
loro seguaci dalle azioni dannose causate dall'ignoranza e indirizzarli sulla
via del bene.
- Tutte le religioni concordano sulla necessità di domare la
mente indisciplinata, fonte di egoismo e di altri problemi, indicando il
modo per raggiungere una condizione spirituale pacifica, disciplinata,
etica e saggia. In questo senso ritengo che esse esprimano essenzialmente
uno stesso messaggio. Ciò non toglie, comunque, che si accendano dibattiti
infiniti quando le differenze religiose nascono da dogmi e differenze
culturali.
È tuttavia preferibile dare sempre più spazio, nella vita
quotidiana, al bene che tutte le religioni insegnano, anziché discutere delle
piccole differenze di metodo. Ci sono molte religioni che vogliono portare
benessere e felicità agli esseri umani, così come ci sono molte terapie
per una particolare malattia.
- Tutte le religioni si sforzano di aiutare gli
esseri viventi a evitare la sofferenza e a trovare la felicità. Pur
essendo possibile che ognuno di noi preferisca un determinato approccio
religioso rispetto a un altro, ci sono ragioni molto più forti a favore
dell’unità, derivanti da desideri comuni a ogni cuore umano.
- Ogni
religione si adopera per diminuire la sofferenza e per dare un suo
contributo al mondo; la conversione non è un elemento essenziale. Io non
penso a convertire gli altri al buddhismo o a difendere semplicemente la causa
del buddhismo.
Penso, invece, a come, da buddhista, posso contribuire alla
felicità di tutti gli esseri viventi. Nel sottolineare le somiglianze di
fondo tra le varie religioni del mondo, non intendo sostenere una nuova
«religione mondiale».
- Tutte le religioni sono necessarie per arricchire
l’esperienza umana e la civiltà mondiale. La mente umana, con tutte le sue
varietà, ha bisogno di approcci specifici per raggiungere la pace e la
felicità. Lo stesso accade con le varietà del cibo.
Alcuni trovano più
attraente il cristianesimo; altri preferiscono il buddhismo poiché non
postula un creatore e ogni cosa dipende dalle azioni dell’individuo. Lo
stesso si potrebbe sostenere per altre religioni.
La conseguenza è
evidente: l’umanità ha bisogno di tutte le religioni del mondo, adatte a
stili di vita e a bisogni spirituali diversi, e a tradizioni nazionali
tramandatesi nel tempo.
È a partire da tale prospettiva che accolgo con
soddisfazione gli sforzi che vengono compiuti in varie parti del pianeta
per una migliore comprensione tra religioni diverse.
Si tratta di una
necessità particolarmente impellente.
Se tutte le religioni fanno del
progresso dell’umanità il loro obiettivo principale, possono collaborare
per la pace mondiale.
La comprensione ecumenica porterà alla coesione
necessaria perché tutte le religioni lavorino insieme.
Sebbene questo
sia un passo importante, dobbiamo ricordarci che non c’è un modo facile o
veloce per superare le differenze dottrinali tra le varie fedi, né
possiamo sperare di inventarci un nuovo credo universale che soddisfi ognuno.
Ogni religione dà il proprio contributo specifico e ognuna è a modo suo
adatta all'orientamento di un gruppo specifico di individui.
Il mondo ha
bisogno di tutte le religioni.
Ci sono due compiti principali per chi
pratica una religione e ha a cuore la pace mondiale. In primo luogo
dobbiamo promuovere una migliore comprensione interreligiosa, così da creare un
livello funzionale di unità fra tutte le religioni, in parte raggiungibile con
il rispetto delle credenze reciproche e con l’insistenza sull'obiettivo comune
del benessere degli esseri umani. In secondo luogo dobbiamo creare un
consenso generale su quali sono i valori spirituali fondamentali che
toccano ogni cuore umano.
Queste due azioni ci permetteranno di agire, sia
individualmente sia di comune accordo con gli altri, per creare le
condizioni spirituali necessarie alla pace mondiale.
Dalai Lama
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