La cura
C’è un virus pericolosissimo che può colpire l’umanità, un virus capace di far degenerare l’energia spirituale, le capacità intellettuali, le strutture fisiche dell’uomo. È un virus che inquina l’energia spirituale dell’uomo, lo rende incapace di riconoscere la signoria di Dio, lo rende intellettualmente avido quanto stupido e stolto, cardiacamente malvagio, fisicamente sempre teso e rigido. È un virus che spinge l’uomo a disonorare la propria bellezza e il proprio fascino naturale e divino, per gettarsi deforme a celebrare il rito dell’ambizione, attraverso il culto della propria immagine, attraverso la divulgazione del marchio di se stesso e dell’esaltazione dell’esteriorità e dell’apparenza. È un virus che forza l’uomo a diventare avido e, in nome dell’avidità, a diventare competitivo, conflittuale, malvagio, crudele, possessivo, assetato di dominio e di controllo. È un virus capace di cristallizzare i collegamenti neuronali del cervello fino a rendere l’uomo incapace di riconoscersi come un essere meraviglioso, divinamente progettato e infinitamente collegato al tutto del creato e in grado di corromperlo intellettualmente fino a renderlo stupido, stolto, ignorante.
Il virus capace di infliggere tanto danno all’uomo è l’ipocrisia. È l’ipocrisia che convince l’uomo a pulire l’esterno del bicchiere e del piatto, e a mantenere l’interno pieno di avidità e di cattiveria. È l’ipocrisia che rende così stolti da non percepire, capire, riconoscere e comprendere che Colui che ha creato l’esterno dell’uomo ha creato anche il suo interno. Così stolti da non rendersi conto del fatto che curare l’esteriorità e l’apparenza, senza curare, amare, abbellire, aggraziare i pensieri intimi, i dialoghi interiori, le scelte decisionali profonde, è pura perversione, è un’azione spirituale e intellettuale che sconnette l’uomo dalla vita, lo sospinge a rinnegare Dio e la propria origine divina. C’è una cura per questo terribile virus? L’uomo può guarire da questa terribile patologia, anche quando è allo stadio terminale? Sì! Gesù stesso rivela la cura: Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro. La cura che Gesù rivela per curare il virus dell’ipocrisia, e tutte le disarmonie spirituali e psichiche provocate dal virus, è la gratuità. Dai primi sintomi alla patologia conclamata, l’ipocrisia si può sempre curare con la gratuità, con il dono di se stessi, con la condivisione delle proprie energie, sostanze, ricchezze. Imparare a vivere la gratuità, predisporsi a fare le cose gratis, senza attendere e cercare ricompensa, plauso, successo, riconoscenza, è la cura contro qualsiasi forma di ipocrisia. La gratuità praticata con costanza e con amore purifica tutto, ma proprio tutto della vita dell’uomo in tutte le sue dimensioni, nella dimensione spirituale, psichica e fisica. Quando l’ipocrisia sta aggredendo l’uomo con la sua mortale tossicità, non c’è altra cura, perché egli possa guarire e purificarsi completamente, che generare la gratuità.
Gratuità è pregare in segreto per i fratelli, per il mondo, perdonare in segreto amici e nemici, donare il proprio tempo a chi ha bisogno, donare le proprie energie creative, economiche, senza mai nulla chiedere in contraccambio. L’ipocrisia sporca e inquina tutto dell’uomo, la gratuità purifica e sana tutto dell’uomo.
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