L’Inizio.
“… In Tibet credono che percorrere a piedi lunghe distanze... verso luoghi sacri, purifichi i peccati commessi; devo averne commessi proprio tanti…”
Arrivati all'aeroporto di Tolosa con l'amico Massimo prendiamo il treno per Perpignan dove arriviamo verso le 23:00 e alloggiamo in una stamberga vicino alla stazione.
Io sono preoccupato perché guardando il materiale che mi è rimasto, vedo che mi manca praticamente tutto. Temo che non mi facciano partire, ma Massimo mi dice di non scoraggiarmi che domani con Cyril sistemeremo il tutto.
L'indomani alle 8:00 siamo già alla stazione dei pullman, luogo da dove raggiungeremo la partenza. Qui incontriamo Koichi un simpatico amico giapponese conosciuto alla Goldsteig in Germania, e altri partecipanti della competizione.
Dalla stazione con 1€ ci dirigiamo per un'ora di strada a Le Perthus sul confine con la Spagna. E' qui che ha inizio la gara.
Arrivati a Le Perthus con 2 chilometri di strada in salita raggiungiamo il castello di Fort de Bellegarde, antico castello che domina le due valli sul versante francese e spagnolo.
In un angolo del Forte, vicino al fossato è allestito il campo base della partenza costituito da numerose tende.
Cyril organizza altri eventi simili (Transomania, China New Project, TransArabia, TranSantiago ecc.) e quindi ha tutta l'attrezzatura necesaria, si avvale inoltre oltre di volontari, dell'esperienza di "Expeditionary Solution Sweden" un gruppo Svedese con ex elementi dell'esercito specializzato in spedizioni.
Ci sono molti partecipanti nel piazzale dei controlli, la maggior parte di essi sta preparando questa gara già da due anni, dal giorno dell'iscrizione. Comunque tutte le persone presenti sono carichissime e molto motivate, tutti vogliono fare del loro meglio. Io non lo so, ora ho altri pensieri che mi frullano in testa, so solo che devo mettere un passo dopo l'altro per arrivare in fondo a quest’avventura.
Bisogna recuperare il materiale obbligatorio per poter partire.
Una parte del materiale me la presta Massimo che lo aveva doppio (per sicurezza), per le scarpe userò quelle che ho ai piedi (per fortuna non sono venuto in sandali), i bastoncini me li presta Maurizio Cappelletto e per il resto, Cyril, dopo averci accolto con un abbraccio, mi dedica una persona (Florance) per andare a recuperare quello che mi manca.
Alla fine del pomeriggio riesco a mettere assieme il tutto e passare i controlli.
Mi rendo anche disponibile per partecipare ad alcuni test (da fare all'inizio, alla fine e nelle varie basi vita) per valutare lo stato fisico e mentale degli atleti che partecipano ad un Ultra Trail.
Verso le 19:00 c'è il Briefing dove Cyril spiega le problematiche del percorso e i punti nei quali prestare molta attenzione (come fare a ricordarseli su 900 km di gara proprio non lo so...).
Ci ritroviamo con gli altri italiani, tra cui Efrem, Maurizio, Antonio, Marta, Filippo, Luca, Fabio e Giuseppe. C'è anche Roberto Zanda, sardo, super atleta del deserto che ha realizzato innumerevoli imprese: si rimane a bocca aperta solo a sentirlo raccontare!
Incontro anche altri atleti di diverse nazionalità che ho conosciuto nel corso degli anni e delle corse.
La sera partecipiamo alla sfilata delle Nazioni, una cena a base di paella allietati da un concerto di musica Catalana.
Non troppo tardi, verso le 22:00 io e Massimo decidiamo di andare in tenda a dormire... domani si inizia.
La mattina la sveglia suona alle 7:00. Andiamo subito a fare colazione, pane e marmellata, caffè e latte e qualche plumcake.
La maggior parte delle persone sta ancora dormendo.
Io sono preoccupato perché guardando il materiale che mi è rimasto, vedo che mi manca praticamente tutto. Temo che non mi facciano partire, ma Massimo mi dice di non scoraggiarmi che domani con Cyril sistemeremo il tutto.
L'indomani alle 8:00 siamo già alla stazione dei pullman, luogo da dove raggiungeremo la partenza. Qui incontriamo Koichi un simpatico amico giapponese conosciuto alla Goldsteig in Germania, e altri partecipanti della competizione.
Dalla stazione con 1€ ci dirigiamo per un'ora di strada a Le Perthus sul confine con la Spagna. E' qui che ha inizio la gara.
Arrivati a Le Perthus con 2 chilometri di strada in salita raggiungiamo il castello di Fort de Bellegarde, antico castello che domina le due valli sul versante francese e spagnolo.
Cyril organizza altri eventi simili (Transomania, China New Project, TransArabia, TranSantiago ecc.) e quindi ha tutta l'attrezzatura necesaria, si avvale inoltre oltre di volontari, dell'esperienza di "Expeditionary Solution Sweden" un gruppo Svedese con ex elementi dell'esercito specializzato in spedizioni.
Ci sono molti partecipanti nel piazzale dei controlli, la maggior parte di essi sta preparando questa gara già da due anni, dal giorno dell'iscrizione. Comunque tutte le persone presenti sono carichissime e molto motivate, tutti vogliono fare del loro meglio. Io non lo so, ora ho altri pensieri che mi frullano in testa, so solo che devo mettere un passo dopo l'altro per arrivare in fondo a quest’avventura.
Bisogna recuperare il materiale obbligatorio per poter partire.
Una parte del materiale me la presta Massimo che lo aveva doppio (per sicurezza), per le scarpe userò quelle che ho ai piedi (per fortuna non sono venuto in sandali), i bastoncini me li presta Maurizio Cappelletto e per il resto, Cyril, dopo averci accolto con un abbraccio, mi dedica una persona (Florance) per andare a recuperare quello che mi manca.
Alla fine del pomeriggio riesco a mettere assieme il tutto e passare i controlli.
Mi rendo anche disponibile per partecipare ad alcuni test (da fare all'inizio, alla fine e nelle varie basi vita) per valutare lo stato fisico e mentale degli atleti che partecipano ad un Ultra Trail.
Ci ritroviamo con gli altri italiani, tra cui Efrem, Maurizio, Antonio, Marta, Filippo, Luca, Fabio e Giuseppe. C'è anche Roberto Zanda, sardo, super atleta del deserto che ha realizzato innumerevoli imprese: si rimane a bocca aperta solo a sentirlo raccontare!
Incontro anche altri atleti di diverse nazionalità che ho conosciuto nel corso degli anni e delle corse.
La sera partecipiamo alla sfilata delle Nazioni, una cena a base di paella allietati da un concerto di musica Catalana.
Non troppo tardi, verso le 22:00 io e Massimo decidiamo di andare in tenda a dormire... domani si inizia.
La mattina la sveglia suona alle 7:00. Andiamo subito a fare colazione, pane e marmellata, caffè e latte e qualche plumcake.
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