lunedì 5 settembre 2022

Prendersi cura dei piedi durante una corsa di endurance

Prendersi cura dei piedi durante una corsa di endurance.


Le vesciche aumentano il rischio di lesioni nella pratica della corsa.

Sono spesso responsabili di scarse prestazioni.



Il miglior trattamento = Prevenzione

 

3 settimane prima della gara

Applicazione quotidiana:

Crema idratante, emolliente (es. burro di karitè, olio di girasole o avocado).

Applicare su tutto il piede, anche tra i le dita dei piedi.

 


10 giorni prima della gara

Andate dal podologo per tagliare le unghie correttamente e rimuovere le pellicine i duroni (cheratosi) e i calli.

 



Il giorno della gara

Applicazione di una crema antisfregamento (es. crema Nok) sulle zone di attrito.

Un po’ di crema può essere usata sopra il calzino.

Si possono usare calze con le dita separate.

Ogni tanto (es. check-point, BV) pulire e asciugare i piedi il più possibile; riapplicare la crema; eventualmente cambiare i calzini.

 


Conosci la tua attrezzatura

- Niente scarpe nuove, né troppo vecchie.

- Nessun calzino doppio.

- se usiamo delle solette ortopediche devono essere perfettamente adattate alle scarpe.

 

Curare il piede

1) Ematoma su unghia

  • Disinfettare la parte.
  • Forare l'unghia max 48 ore dopo la comparsa dell'ematoma.
  • Fare un bendaggio compressivo.


2) Vescica

  • Forare con ago e filo per far uscire il liquido e lasciare il filo all’interno.
  • Disinfettare la vescica sia all’esterno che all’interno (es. con siringa).
  • Fare un bendaggio compressivo.


  • Fare un bendaggio compressivo.


EXTINCTION REBELLION

 STIAMO ANDANDO VERSO L'ESTINZIONE

RIBELLIAMOCI

DAL SITO: EXTINCTION REBELLION



CHI SIAMO

Siamo un gruppo di attiviste/i che credono nell’efficacia della Nonviolenza nelle azioni e nella comunicazione di tutti i giorni e nella necessità di unirci per poter prosperare. Crediamo nella pace, nella scienza, nell’altruismo, nella condivisione di conoscenza. Nutriamo profondo rispetto per l’ecosistema nel quale viviamo, per questo motivo impegniamo le nostre vite a diffondere un nuovo messaggio di riconciliazione, discostandoci dal separatismo e dalla competizione, sulle quali la società moderna si basa; siamo i narratori di una storia più bella che appartiene a tutti noi, agiamo in nome della vita.



LA NOSTRA STORIA

La mattina del 31 Ottobre 2018, una folla di cittadini britannici si radunava in Parliament Square, a Londra, per rendere pubblica la Dichiarazione di Ribellione di fronte alla sede del governo inglese. Gli organizzatori si aspettavano qualche centinaio di persone: ne vennero 1500, per partecipare a quello che sarebbe diventata la prima azione di disobbedienza civile di Extinction Rebellion.

Nelle settimane successive, 6000 persone arrivarono a Londra da ogni parte d’Europa, Italia compresa, per partecipare alla prima Ribellione Internazionale. Abbiamo bloccato pacificamente cinque ponti sul Tamigi, paralizzando il centro della capitale. Abbiamo piantato alberi a Westminster e seppellito una bara nel mezzo di Parliament Square, ci siamo incollati ai cancelli di Buckingham Palace e abbiamo scritto una lettera alla Regina d’Inghilterra. Abbiamo cantato e danzato nelle strade di Londra.

Abbiamo marciato a Londra ancora una volta, in 10.000, ad Aprile 2019, e poi a Ottobre dello stesso anno. E questa volta Parigi, Amsterdam, Madrid, Delhi, New York, Buenos Aires e più di 60 città in tutto il mondo hanno marciato con noi: violenze, abusi di potere e oltre 1600 arresti non sono serviti a fermarci. In Italia, nasciamo all’inizio del 2019, una decina scarsa di ribelli sparsi per tutta la penisola. Per mesi abbiamo organizzato presentazioni, volantinaggi, piccole azioni dimostrative per raggiungere quante più persone possibile e lanciare l’allarme sulla crisi climatica ed ecologica. Ora siamo centinaia, da Torino a Bologna, da Napoli a Milano. Nell’Ottobre 2019 ci siamo radunati a Roma per la terza Ribellione Internazionale, ma non è finita qui. Ogni giorno continuiamo a crescere, a formarci e a costruire legami aspettando la prossima Ribellione di Ottobre. Ci si vede sulla strada.




MODUS OPERANDI

Riteniamo che oggi più che mai, vista l’emergenza nel quale ci troviamo, sia necessaria la disobbedienza civile nonviolenta affinché l’allarme lanciato dalla comunità scientifica possa essere ascoltato. Oltre a credere e praticare noi in primis la Nonviolenza nella nostra vita quotidiana, dopo approfonditi studi dei movimenti sociali storici è risultato il metodo più efficace per poter raggiungere gli obiettivi per cui si manifesta e per i quali noi scendiamo e scenderemo nelle strade.

Una singola persona non può occuparsi di tutto, il lavoro da svolgere è molto: dall’organizzazione di azioni alla raccolta e produzione di materiale (multimediale compreso), dalla formazione alla comunicazione, dai social network alle strade e piazze, dalla ricerca, produzione e divulgazione di materiale scientifico al ripensare al futuro praticando nel presente attraverso eventi e spazi dove poter socializzare, scambiare, regalare, condividere, pertanto siamo organizzati in gruppi di lavoro collegati tra loro ma indipendenti, in base alle competenze e passioni di ogni persona, poiché riteniamo che solo la sincera collaborazione e la fiducia nel prossimo possano portare a grandi risultati. Tramite le nostre azioni, vogliamo spingere sempre più persone a prendere parte al movimento ed a mettersi in gioco attivamente per essere parte integrante del cambiamento.

Proviamo rispetto per chiunque, anche coloro che non la pensano come noi: rispettiamo i funzionari in divisa, il Governo e le Istituzioni, nonostante l’inazione riguardo alla crisi ecologica e climatica. Ci discostiamo da ogni forma di odio e di violenza, sia verbale che fisica. Ci rivolgiamo alla coscienza di ciascuno per sollevarsi pacificamente insieme a noi.


LE NOSTRE RICHIESTE

1. VERITÀ

Che i governi comunichino apertamente la gravità della situazione ecologica, dichiarando l’emergenza climatica e ecologica, e cambiando tutte le leggi e decisioni politiche che non vanno nella direzione di una risoluzione di questa situazione. I governi devono comunicare in modo massiccio con tutti i media per informare il pubblico, promuovere la consapevolezza ambientale e le azioni ad essa associate da parte di individui, comunità e imprese.

2. AZIONE IMMEDIATA

Le buone intenzioni, gli accordi non vincolanti e le “roadmap” non cambieranno la situazione. XR intende forzare tutti i governi in tutte le nazioni, a raggiungere lo zero netto di emissioni di gas a effetto serra entro il 2025. Inoltre, si deve arrestare la distruzione degli ecosistemi oceanici e terrestri e la perdita di biodiversità.

3. OLTRE LA POLITICA

Chiediamo la creazione di assemblee dei cittadini che siano adatte a questo nuovo cambiamento di regime. Si tratta di rivoluzionare l’approccio alla gestione della vita collettiva che superi le mancanze e i fallimenti della democrazia rappresentativa. Mancando il tempo di sostituire direttamente i governi e parlamenti del sistema attuale, si propone l’affiancamento. I membri delle assemblee cittadine saranno tirati a sorte tra tutti gli strati sociali e le origini etniche, culturali, di genere, etc. in tutta la popolazione, tra tutti quelli che vorranno partecipare. Dovranno deliberare sulla base delle migliori evidenze scientifiche e stabilire insieme le strategie e i percorsi da attuare per trasformare la società in chiave di neutralità di emissioni e rispetto dei sistemi ecologici, in equità con tutti gli esseri viventi.”