domenica 20 gennaio 2019

#10Tapascione di Matteo Corbetta

Il Tapascione. Post 10 di Matteo Corbetta
I COMPAGNI di CORSA
La corsa di per sé rientra tra gli sport Individuali ma come tutti ben sanno, avere uno o più compagni che condividono la fatica del percorso aiuta a vivere lo sforzo in modo differente.
PODISTA
Il Podista non corre da solo..Fa parte di un TEAM, oltre allo staff che lo assiste nel percorso, condivide allenamenti e gare insieme a persone di fiducia...Ognuno ha il suo ruolo: la LEPRE, il compagno che va in fuga nelle gare e durante gli allenamenti spinge il gruppo ad andare forte, il PERSONAL TRAINER, colui che nel gruppo controlla alimentazione e tipologia d'allenamento lui detta ritmi e intensità; il PASSISTA, lui non cambia mai velocità, il suo passo costante è utile nelle gare lunghe; il CHIMICO ha il compito di rifornire il gruppo di barrette energetiche e beveroni multivitaminici e MR SHOES il tuttologo di Scarpe, conosce e ha provato tutte le tipologie di Scarpe e condivide il suo sapere al Gruppo.. Quando tutti insieme corrono, vestiti con i medesimi indumenti, condividono le loro conoscenze sulla corsa a 360°, la loro forza si incrementa e sembrano un'armata inarrestabile.
Il TAPASCIONE
Spesso il Tapascione corre da solo perché chiunque corra con lui poco dopo si annoia e lo supera. A volte invece per pietà e spirito Samaritano qualcuno assiste il Tapascione...Si tratta di familiari che solo per senso fraterno cercano di distrarlo dalla fatica chiacchierando od osservando il paesaggio..Gli altri possibili compagni rientrano tra le categorie Over 70 anni, Cardiopatici, Soggetti con Protesi ad Anche o Ginocchia e Persone con Disturbi Alimentari e/o Psichici. Questa Armata Brancaleone corre chiacchierando su alti temi filosofici come Tette e Culi alternato a Maxi Cene o Pranzi alias MAN Vs FOOD..
Nessuno è vestito uguale all'altro e insieme sembrano i migranti che scappano dalla guerra!!
Ringrazio un Podista vero: Angelo Agostoni per la compagnia di oggi!!
20 km SABBIO 
P.s. SBRONZI DI BRANZI
#Tapascione
#TapascioneVsPodista
#CompagniDiCorsa


lunedì 14 gennaio 2019

Correre per 900 giorni tra Ushuaia e Alaska per supportare la lingua dei segni

https://www.infobae.com/sociedad/2019/01/02/correra-durante-900-dias-entre-ushuaia-y-alaska-para-apoyar-el-lenguaje-de-senas

La festa di fine anno del corridore argentino di ultra-maratona Juan Pablo Savonitti è durata non più di due ore dopo il brindisi di mezzanotte. Andò a dormire presto perché doveva prepararsi, concentrarsi, concentrarsi sul giorno successivo. È che mentre la maggior parte riposava nelle prime ore del 2019, per lui non c'era vacanza. Ieri è stato il primo dei quasi 900 giorni che ti aspettano in un incredibile viaggio: raggiungi a piedi le città di Ushuaia, in Argentina e Bahía de Prudoe, in Alaska.
L'idea alla base di due motivi: in primo luogo l'epopea volontà dell'atleta, ispirati da Sean Conway, un atleta London UK che ha attraversato corsa, nuoto e ciclismo; e d'altra parte, uno scopo solidale. Con questo viaggio chiama per raccogliere fondi che andranno poi alla Federazione Mondiale dei Non Udenti. La sua bandiera è il supporto della lingua dei segni per favorire l'inclusione e l'integrazione delle persone sorde.
Il viaggiatore ha lasciato il primo giorno del 2019, alle 11, dal Paseo de las Rosas. Il primo obiettivo era raggiungere Villa Marina, a 61 chilometri da dove era partita. La circolazione per lo più sulla rotta 40 attraverserà il paese. Nel Paso de Jama, si collegherà con il Cile. Da lì, la strada Panamericana ti porterà attraverso Perù, Ecuador, Colombia, Panama, Costa Rica, Nicaragua, El Salvador, Honduras, Guatemala, Messico, Stati Uniti e Canada. Aspettatevi di arrivare tra due anni e mezzo. Hai fiducia nel realizzarlo. È abituato ad affrontare lunghe distanze.
Savonitti ha 36 anni e fin dall'infanzia è legato allo sport. "Da bambino giocavo a basket, a pallavolo, a karate e, tra i 16 ei 18 anni, facevo anche atletica leggera, la mia disciplina era a 400 metri", ha detto a Infobae.
Con l'ultramarathon che ha iniziato a collegarsi a metà 2016, quando un collaboratore all'epoca era impiegato in una compagnia di computer, gli ha parlato di una carriera di 100K su una montagna che poteva essere vista dal suo ufficio a Sofia, in Bulgaria. Questo discorso è stato dato due giorni prima della competizione, che non ha impedito ai rummages argentini di partecipare. L'esperienza lo ha affascinato e da allora corre due gare al mese, quasi tutte in Europa.
A causa della crisi che ha colpito il paese nel 2001, Savonitti ha vissuto all'estero per 17 anni. Divenne un globetrotter. Ha viaggiato sul Globe come impiegato in crociera (ha lavorato sei mesi a bordo e ha riposato due mesi a terra). Ha vissuto in Francia, Italia, Svizzera, Regno Unito e Russia. "Onestamente non so come dire dove vivo", riconosce oggi.
La mappa del percorso dell'incrocio segna 35000 km. Sarà un'avventura intensa e avrai diverse deviazioni "per conoscere i luoghi turistici" che ti attraggono, come "Machu Picchu, il deserto di Atacama, il Parco Nazionale di Yellowstone e la costa californiana". I tuoi progressi possono essere osservati sul sito Web, con monitoraggio in tempo reale tramite un GPS che viene aggiornato ogni due minuti e mezzo.
Il paese accompagnerà Urbano Cardozo un catamarqueño 79, che spesso fanno i corridori avventurieri di supporto, come Rodolfo Rossi, che correva nel 2015 da La Quiaca a Ushuaia dopo la morte di sua moglie. Poi si andrà da solo "un carrello" che legata in vita e che portano "vestiti, cibo, dormendo in tenda e tutta l'attrezzatura necessaria."
"Ho in programma di percorrere circa 50 km al giorno, idealmente per iniziare la mattina presto, fare 20, 25 km e poi riposare, fare una pausa, mangiare qualcosa, magari fare un pisolino e poi continuare per altri 25km, ha spiegato. , indicando anche che cercherà di non circolare di notte.
"Questo progetto non chiamo gare perché non gareggio con nessuno", ha detto Savonitti. Lo definisce "una spedizione che persegue una causa di solidarietà", per la quale verranno proposti piccoli obiettivi. Credi che sia meglio andare tutti i giorni. "La chiave è la pazienza", ha detto.
Sebbene tenti di pianificare e prevenire ogni passaggio, sa che potrebbero verificarsi eventi imprevisti. "Sono consapevole di poter affrontare situazioni di rischio", ha affermato. Sa anche che per questa avventura gli mancheranno gli eventi familiari, i compleanni, le feste di fine anno. "Fa parte del gioco che ho deciso di giocare", finì il discorso prima di iniziare una corsa in un allenamento precedente.

domenica 6 gennaio 2019

#9Tapascione di Matteo Corbetta

Il Tapascione. Post 09 di Matteo Corbetta
La MEZZA MARATONA
La mezza maratona è una delle classiche competizioni che chi si approccia alla corsa usa come primo banco di prova per verificare il suo grado di allenamento e stato psicofisico.
PODISTA
E' il suo regno. La sfida e la competizione sono il suo pane. Fissa sul calendario con mille cerchi la data della corsa e i giorni precedenti le diverse sedute di allenamento: Corti, Ripetute, Fartlek, Lunghi, Uscite in montagna per aumentare i globuli rossi.. Alimentazione Equilibrata ma soprattutto rifinitura lungo il percorso che si dovrà affrontare... Si presenta 3 ore prima del via, guarda i suoi rivali con sdegno e superiorità..1 ora di avviamento motorio con molleggi andature e attivazione muscolare. L'equipe al seguito posizionata lungo il percorso e un membro in bici che lo accompagna ad ogni passo.. Altri pronti per passare un abito in caso di freddo o recuperarlo in caso di caldo. Al Via è in prima Fila perché nei primi chilometri la MASSA fa perdere tempo prezioso. E poi via fino al traguardo sperando in nessun inconveniente..Se accade..Una sola parola RITIRO già perché un risultato scarso fa male all'anima del podista invece il Ritiro si nasconde dietro alla "Scusite".
TAPASCIONE
Sì presenta al via giusto in tempo per la partenza . l'allenamento è Zero, il percorso lo vede lì, su una cartina della Guerra 15-18 piena di variazioni, consegna la borsa con il cambio e viene investito da un forte odore di Visvapor e Arnica. Al via si nasconde dietro al gruppo per vergogna ma allo stesso tempo guarda la Silouette degli altri corridori e conta quanti potrebbero essere messi peggio di lui. VIA si parte e dopo un chilometro è già solo con l'ambulanza che chiude la gara... Ogni chilometro è segnato come se fosse una VIA CRUCIS..Per fortuna ai ristori c'è poca gente (Sono tutti avanti!!) Sì permette di fare 4 chiacchiere facendo Zig Zag tra i bicchieri buttati a terra dai Podisti...Il Tapascione NO!! Piuttosto esce dal percorso per trovare un Cestino. Per questo riceve Standing Ovation dalle Nonne a Bordo pista!!! Il Calvario termina dopo 21 km e 2 Ore e 8 minuti. 
Il Tapascione è FINISHER!!
#Tapascione
#MezzaSulBrembo
#TapascioneVsPodista
#Morto