Schreckhorn (4078 mt) - 13-09-2009

Schreckhorn (4078 mt) cresta Sud/Ovest

da Grindelwald si seguono le indicazioni per Marmorbruch (attraversare i binari del treno) dove si lascia la macchina. Si prende il sentiero che sale a Bäregg 1652 mt e da qui si prosegue in piano fino a Stieregg 1650 mt (dove c'è un ristorante). Proseguire per il sentiero segnalato con bolli bianco/blu fino a Bänisegg 1808 mt. Si prosegue poi sui ripidi pendii fino alle rocce del Rot Gufer che si risalgono aiutandosi con catene pioli e scale in ferro. Il sentiero poi prosegue sopra la riva orientale dell' Obere Ischmeer fino alla capanna.

Dalla capanna si scende sul ghiacciaio (Obere Ischmeer) e si prosegue sulla sua riva sinistra per circa un chilometro (circa 200 metri dopo il torrente che scende dallo Schreckfirn). In prossimità di un caschetto bianco o il punto GPS N46° 34 22,3 E08° 06 08,9 si prosegue decisamente a sinistra in direzione della massima pendenza fino alle rocce dove il sentiero continua a destra. in direzione di un ometto. Consiglio di andare a vedere il percorso il giorno prima (1h).

La colazione è tardi (3:00) rispetto all'ora che pensavo; alle 3:20 partiamo dal rifugio. e' buio, molto buio, si vede solo il terreno illuminato dalla frontale, comunque è strano vedo le nuvole che mi sorridono, le stelle che sembrano occhi, i sassi che sembrano stambecchi... è meglio che la smetto di farmi le canne la mattina.

Oltre la nostra cordata (Mara, Marco ed io) c'era una sola cordata di svizzeri, nessuna guida o qualcuno che conoscesse il percorso.

Si prosegue ora su un evidente sentiero ( attenzione dopo circa 200 mt prendere la diramazione di sinistra, quella che continua diritta con bolli rossi porta allo Strahlegghorn) che sale per un canalone fino allo Schreckfirn (3134 mt).

Calzati i ramponi si prosegue sul ghiacciaio e continuando in direzione N fin sotto le rocce (3428 mt) del Lauteraarhorn. Continuare traversando a sinistra sotto le rocce della cresta in direzione NW nella parte alta del ghiacciaio fino al couloir di accesso alla cresta (3500 mt). Continuare ora in questo canale (di neve all'inizio stagione e sfasciumi poi) max II+ fino all'inizio della cresta (3750 mt).

Purtroppo visto che il couloir era inaccessibile e le nebbie fitte che non ci facevano vedere la direzione da prendere, abbiamo dovuto proseguire su una cengia verso SX (targa bianca) e a metà abbiamo iniziato a risalire delle placche abbastanza lisce (2 tiri max IV+ / V). Gli svizzeri a questo punto sono tornati indietro e siamo rimasti soli sulla montagna. Dall'alto abbiamo notato che proseguendo ancora 100 metri sulla cengia potevamo salire più facilmente tramite un canale obliquo a destra. Questo canale fino alla cresta a causa della fitta nebbia ci ha fatto perdere parecchio tempo, ogni cosa che toccavi si muoveva e non si vedevano i punti delle calate per il ritorno, siamo arrivati sulla cresta alle 10:30.

Su ottima roccia si prosegue in cresta ( max III+) per 2 step (300 mt circa) anelli di calata ogni 20mt, quindi con un'ultima crestina neve si arriva in vetta (4078 mt).

Con un'arrampicata "veloce" siamo arrivati ai piedi del 2° step alle 12, oramai troppo tardi per proseguire e ritornare in tempi accettabili (ci avrebbe portato via più di 2 ore salire e scendere fino a questo punto), quindi decidiamo a malincuore di ritornare, il tempo bizzarro continua a passaggi tra nebbioni e schiarite ed ogni tanto qualche goccia di pioggia per fortuna mai seria.

Le doppie sulla cresta si svolgono velocemente, solo una volta si incastra la corda, ma per fortuna abbastanza vicino. La discesa del canale invece diventa problematica, la nebbia non ci permette di vedere a più di 20 metri e solo ogni tanto e per qualche secondo ci sono delle schiarite. Con qualche doppia che dobbiamo attrezzare ci abbassiamo, un po' disarrampichiamo o scendiamo su cenge stando molto attenti a non smuovere niente e finalmente arriviamo sopra il couloir di accesso al canale. Con una doppia un po' nel vuoto e un po' su ghiaccio arriviamo finalmente sul ghiacciaio, sono le 16. Una veloce discesa ci porta alle 17 al rifugio. Risistemati armi e bagagli, pagato il rifugio, ripartiamo velocemente per Grindelwald dove arriviamo alle 20:15. Con 4 ore di macchina siamo di nuovo a Milano dove salutiamo Marco che deve rientrare nella sua val di Susa, e con Mara ritorniamo a Capriate dove c'è la sua auto.

Dulcis in fundo Siamo a Capriate alla una di notte e l'auto di Mara non parte, vado a casa a prendere i cavi e riusciamo a farla ripartire, per fortuna, deve proseguire fino a casa (Vicenza).

e come dice Nick Carter:

Tutto è bene ciò che finisce bene... E l'ultimo chiuda la porta!

ciao Roberto












































#schreckhorn
#grindelwald
#schreckhornhutte

comune:
Grindelwald (CH)
nome cima:
Schreckhorn
nome itinerario:
cresta SW
difficolta:
AD+


tipo itinerario
Cresta - misto
esposizione preval. in salita:
Sud Ovest
esposizione preval. in discesa:
varie
quota di partenza (m.):
986 (Grindelwald) - 2529 (Schreckhornhutte)
quota vetta (m.):
4078
dislivello complessivo (m.):
1543 - 1630
punti appoggio:
SchreckhornHutte
localita partenza:
Grindelwald, Marmorbruch (CH)
Primi salitori:

bibliografia:
Martin Moran: “The 4000m Peaks of the Alps-Selected Climbs”, London, June 2007
Attrezzatura consigliata:
dotazione da roccia e ghiaccio, serie friend, chiodi ghiaccio, corda da 50 mt

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