lunedì 24 febbraio 2020

La Buona Vita


LA BUONA VITA



Anche io un giorno sarò disteso su di un lenzuolo bianco in ospedale dove ci saranno persone che nascono, che guariscono e che muoiono, oppure a casa sul mio letto circondato dai miei cari.

Ad un certo punto il mio cuore si fermerà, dopo una vita sempre di corsa sarà stanco e avrà voglia di riposare.

In quel momento il medico dichiarerà che il mio cuore ha smesso di funzionare, e che la mia vita è terminata, anche il mio cervello a quel punto si riposerà.

Quello però non sarà il mio letto di morte, non collegatemi a delle macchine per fare in modo che il mio corpo rimanga in vita, una vita artificiale. Non create in me un accanimento terapeutico ma lasciate che il mio corpo riposi.

Il mio sarà un letto di vita, perché da questa mia morte altre vite possano continuare a vivere.

Prendete quello che di me possa essere utile ad altre persone per vivere una vita migliore.

Donate i miei occhi a una persona perché possa vedere le bellezze del creato che io ho visto, la natura rigogliosa e lo sbocciare di un fiore. Donateli a chi non ha mai visto il sorgere del sole o la luna che illumina le notti. Che possano ancora guardare l’Amore negli occhi di una donna e la nascita del loro figlio.

Date il mio cuore a chi cuore più non ha per sperare in una nuova vita. Datelo a chi a vissuto giorni di sofferenza a causa della sua debolezza. Datelo a chi, anche senza saperlo, potrebbe non svegliarsi più.

Date il mio fegato a chi non ha più la forza e il coraggio di continuare a vivere.

Date i miei reni a chi tutti i giorni della sua vita deve essere collegato a una macchina per sopravvivere.

Prendete ogni parte del mio corpo, ossa, muscoli, fibre e nervi per fare in modo che un persona paralizzata possa tornare a camminare.

Prendete il mio sangue e continuate a fare quello che io ora non posso più fare, donarlo agli altri. Donatelo a quel ragazzo perché possa diventare anziano e giocare con i suoi nipoti.

Prendete le mie cellule, studiatele e usatele affinché un giorno possano servire a quel bambino privo della parola perché un giorno possa tornare a gridare alla vita felice di sentire la sua voce, e a quella bambina che è priva d’udito, perché possa tornare a sentire il vento che soffia tra le foglie.

E con quello che resta di me fate in modo che possa produrre nuova vita.
Mettete le mie povere spoglie in una cassa di legno, adagiate il mio corpo su un materasso di terriccio e riempitela di trucioli, paglia ed erbe profumate. Alzate la temperatura a 70°C per facilitare la decomposizione.
Con quello che rimarrà concimate le radici di un piccolo Cedro del Libano perché possa crescere forte e rigoglioso.

Ho tante cose da farmi perdonare, i miei difetti, le mie debolezze, i miei peccati, le volte che ho avuto pregiudizi contro i miei fratelli. Seppellite queste cose.

Se vorrete ricordarvi di me, fatelo con delle buone azioni, con la compassione verso il prossimo, con l’amore verso ogni creatura.

La Vita è unica, La Vita Bella, La Vita è Rara.




Roberto Rovelli, il mio testamento biologico (Living Will).

giovedì 20 febbraio 2020

padre Armando CARPENEDO - pensare dietro

Pensare dietro

Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini, letteralmente: Va’ dietro di me, Satana, perché non pensi le cose di Dio, ma le cose degli uomini.
Ypaghe opìso, “vattene dietro”: il verbo ypàgo vuol dire “conduco, porto sotto, aggiogo, sottopongo, mi ritiro, vado via”, l’avverbio opìso significa “dietro, indietro”.
Gesù letteralmente dice: vattene, torna a metterti dietro di me, a sottoporti a me, sei tu che devi seguire me e non io che devo venire dietro di te, e – unica volta che nei vangeli Gesù si rivolge a un uomo in questa maniera – lo chiama “satana”. Satana significa nemico, avversario, oppositore, accusatore. L’idea trionfante di Simon Pietro di un Messia vittorioso che non deve conoscere persecuzione, sputi in faccia, bastonate, tortura, umiliazione, croce e morte è frutto di un pensiero satanico, è il pensiero di un avversario al disegno di Dio.
In un altro punto del vangelo (Matteo 4,10) Gesù usa l’ingiunzione ypaghe, satanà riferendosi al diavolo: lo vuole scacciare, cacciare via senza mezzi termini; l’imperativo di ypàgo non ha perciò dopo di sé alcun avverbio. Qui invece, in Marco 8,33, subito dopo l’imperativo ypaghe c’è un opìso mu, “dietro di me”, perché Gesù non sta scacciando Pietro, non lo sta cacciando via da sé, il cuore di Gesù non fa questo con nessuno mai. Gesù sta dando a Pietro l’indicazione di dove essere, di dove stare con la mente, lo sta ispirando a ritrovare la direzione del cuore, lo sta guidando dove andare, nell’unico posto dove c’è direzione e vita: dietro a Gesù.
Davanti a Gesù, oltre Gesù, fuori da Gesù non c’è direzione utile, sana, liberante, pacifica, luminosa. Solo nella sequela dei suoi passi, solo nella sequela delle sue parole c’è direzione, altrimenti non c’è nessuna direzione. Se la nostra mente non è continuamente ricondotta a restare dietro a Gesù nell’umiltà, nel perdono, nella gratitudine, nell’accoglienza del presente di Dio, si perderà in ogni direzione possibile, in ogni direzione senza direzione e penserà le cose degli uomini, non quelle di Dio.

mercoledì 12 febbraio 2020

Storia della Coronarografia

Testi presi da Twitter : johannesbuckler (Smettere di ammirare i disonesti sarebbe già un grosso passo avanti.)

riporto il Thread reader di "Johannes Bückler" sulla storia della coronarografia.

Io ho 6 stent nel cuore e grazie a loro sono ancora vivo.


"Grazie a @oldestgrumpy  che mi ha suggerito di raccontare di Andreas Gruentzig, il sognatore che ha reso possibile l'angioplastica coronarica. Grazie a lui (e non solo a lui) oggi si possono salvare tante vite."
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Raccontato come se parlasse Andreas Gruentzig.

Cosa abbiamo i comune noi quattro? Quelli della foto intendo. Due cose. La prima. Siamo quattro pionieri della cardiologia interventistica. Nella foto siamo all’Università di Zurigo nell’agosto del 1980. Ricordo che era un meeting sull’angioplastica.

Mason Sones fu quello che eseguì la prima arteriografia coronarica il 30 ottobre del 1958. Possiamo dire in un modo del tutto casuale. Quando accidentalmente il mezzo di contrasto finì all'interno della coronarica di destra.

Malgrado ciò il cuore non andò in fibrillazione. Da quell'esperienza Sones comprese che piccole quantità di mezzo di contrasto non erano mortali per i pazienti. Ciò avrebbe permesso di studiare meglio l’albero vascolare cardiaco.

Poi c’è Melvin Judkins. Vi garantisco che il Dr. Judkins fu davvero un gigante nel campo dell’angiografia coronarica diagnostica. Lui e i suoi cateteri. “Questo catetere troverà il lume dell’arteria coronarica sinistra a meno che non gli si opponga l’operatore”.

Charles Theodore Dotter è quello in basso a sinistra. E’ il padre fondatore della radiologia interventistica, il primo ad essere riuscito a dilatare le arterie (ostruite o stenotiche) per via endovascolare. Io sono stato un suo allievo.

Io, Andreas Gruentzig. Avete presente cos'è un’angioplastica coronarica? Sono stato io il primo, il 16 settembre 1977, ad inserire un piccolo catetere dotato di palloncino in una arteria coronarica ostruita. Per dilatarla.

Come c'ero arrivato? Nel 1969 mi ero trasferito a Zurigo per lavorare con il il prof. Robert Heggelin. Ma lui morì e io rimasi senza lavoro. Fortuna volle che nello stesso ospedale si aprisse una nuova divisione di Angiologia. Fu il prof. Alfred Bollinger, ad “adottarmi”
In quel periodo stavo seguendo gli studi negli Usa del prof. Charles Dotter. Lui utilizzava quella tecnica nelle occlusioni delle arterie degli arti inferiori. Io pensai di estenderla alle arterie coronariche. Migliorando in modo significativo il palloncino.

Fu grazie ad un esperto di materiale plastico e ad una piccola azienda di “devices” medici specializzata in cateteri che costruii il pallone da angioplastica. E quel giorno del 1977 praticai la prima procedura di angioplastica coronarica su un uomo di 38 anni.

Il successo fu immediato. (quell’uomo vivrà fino a 70 anni). Presentai i risultati al meeting della American Heart Association. Per alcune categorie mediche, in particolare cardiochirurghi, internisti e anche colleghi cardiologi, quella tecnica fu difficile da digerire.

Fu così che nel 1980 mi trasferii negli Stati Uniti alla Emory University in Atlanta. Quella sede diventò, con altri giganti, la "mecca" dell’interventistica coronarica. Avevo gradi progetti, grandi sviluppi, quando…
Era il 1985 e avevo 46 anni. Ero con la mia seconda moglie su un un aereo Beechcraft Baron. Pilotavo io, perché ero molto esperto. Precipitammo a Forsyth (Georgia), il 27 ottobre. Morimmo entrambi.

Un anno dopo la sua morte, nel 1986, Jacques Puel impiantò il primo stent coronarico autoespandibile. Nel 1987 Palmaz e Shatz presentarono il primo stent espandibile con il pallone. La metodica ideata da Gruentzig rivoluzionò il trattamento della cardiopatia ischemica.
In Italia il primo intervento di angioplastica fu eseguito nel 1981. Nei centri di emodinamica italiani nel 2016 sono stati eseguiti 153.992 interventi di angioplastica coronarica, confermando un trend in continua crescita.

Dimenticavo. All'inizio vi ho detto che i 4 nella foto hanno due cose in comune.
La prima ora la conoscete. Sono quattro pionieri, i padri dell’angioplastica. La seconda? Per cause diverse sono morti tutti e quattro nel 1985.Un anno definito ”Annus Horribilis” della cardiologia.







lunedì 10 febbraio 2020

Tim Hewitt - da Fairbanks a Nome - SOLO

TIM HEWITT



Beh, sembra che Tim Hewitt abbia iniziato la sua grande avventura attraverso l'Alaska, seguendo il percorso Iron Dog da Fairbanks, in loop attraverso l'Artico, e continuando a Nome. 
Tipico di Tim, non sono sicuro che abbia fatto un importante annuncio pubblico. 
Non lo sapevo nemmeno fino a poco tempo fa...

Dal suo sito web: " Track Tim mentre cerca di attraversare l'Alaska a piedi portando la sua slitta Cookie per 1,304 miglia lungo la Route 2020 da Fairbanks Alaska lungo i fiumi congelati e attraverso i passi verso la costa. 


Da lì Tim si gira a nord e attraversa il suono ghiacciato del mare di Bering ben sopra il cerchio polare polare per un giro di 400 miglia prima di tornare al mare e andare a ovest verso Nome per finire. 
Il corso sarà bello e impegnativo." 

Ecco la sua pagina di tracking:




Track TIM Hewitt

E se n'e ' andato. Tim Hewitt ha iniziato il suo viaggio da Fairbanks a kotzebue e Nome questa mattina dalla nostra casa a Goldstream. 
Sono andato a circa 25 miglia lungo la valle per segnare giunzioni confuso e lasciarlo con un hamburger di avorio Jack ' s. 
La temperatura e ' scesa durante il giorno, sotto i -40 quando ci siamo separati. 
Ho provato a fargli una bella foto questa sera ma la mia macchina fotografica è morta di freddo. 
A quanto pare il nostro Tim non e ' molto sentimentale nell'iniziare un viaggio cosi ' ambizioso. Potete seguire il suo viaggio su trackleaders.com. #staywarmtim #onlylike1300moremiles #timhewittisamachine

sabato 1 febbraio 2020

MiL KiL 2020

MiL'KiL 007 (da: MiLKiL )

 Gara di teste forti!
 In collina e valle
 Da Saint-Malo
 Verso il porto di Sète
 👣

 In sei edizioni dal 2008, 68 uomini e 8 donne (dai 26 ai 71 anni) sono riusciti a raggiungere la Manica nel Mediterraneo in meno di 12 giorni, e alcuni di essi ripetutamente, anche se solo una volta  non era abbastanza ...

 La 7a edizione, che decollerà il 14 giugno da Saint-Malo, sarà probabilmente l'ultima organizzata in questo leggendario viaggio di sola andata di 1000 km, l'ultima occasione per aggiungere il suo nome all'elenco di attraversamenti eroici.  Sii realistico, prova l'impossibile!



 Contatto / Informazioni: 1000kil@orange.fr

 Finishers 2008-2009-2012-2014-2015-2018:
 1 Dominique Bunel 7 giorni 20 ore 47 min 00 s [1004 km]
 2 Stéphane Mathieu 7 d 22 h 23 min 52 s
 3 Patrick Malandain 8 giorni 04 h 13 min 11 s
 - (2) Stéphane Mathieu 8 d 08 h 09 mn 45 s [1004 km]
 4 Alexandre Forestieri 8 d 10 h 18 min 38 s
 5 Robert Miorin 8 giorni 11 h 46 min 38 s
 - (2) Alexandre Forestieri 8 giorni 13 ore 52 minuti 59 secondi
 6 Christian Efflam 8 d 14 h 01 min 51 s
 - (2) Patrick Malandain 8 giorni 16 h 01 min 07 s
 - (3) Alexandre Forestieri 8 giorni 18 ore 03 minuti 30 secondi - Benjamin Mil'Killer (26 anni)
 7 Gilles Pallaruelo 8 giorni 18 h 12 min 01 s
 - (4) Alexandre Forestieri 8 giorni 19 ore 05 minuti 04 secondi [1004 km]
 - (2) Christian Efflam 8 j 21 h 16 mn
 - (5) Alex Forestieri 8 d 23 h 32 min 03 s
 8 Nadine Weiss 8 d 23 h 56 min 45 s
 - (2) Gilles Pallaruelo 9 giorni 03 h 26 min 35 s
 9 Jean-Hervé Duchesne 9 d 03 h 57 min 32 s
 10 Charles Payen 9 d 05 h 57 min 29 s
 11 Gérard Habasque 9 j 07 h 29 mn 17 s
 12 Markus Jörg (SUI) 9 d 07 h 36 min 45 s [1004 km]
 - (6) Alexandre Forestieri 9 j 08 h 31mn 33 s
 13 Bernard Chevillon 9 d 08 h 53 mn 30 s
 14 Gilbert Codet 9 d 09 h 43 mn 46 s
 15 Gwen Quéant 9 giorni 10 h 54 min 42 s
 16 Louis Fouquet 9 d 11 h 16 min 55 s [1004 km]
 17 Frédéric Borel 9 d 11 h 22 min 30 s
 18 MiMi Chevillon 9 d 12 h 15 min 10 s [1004 km]
 19 Serge Girard 9 d 12 h 22 min 04 s
 20 Sébastien Barraud 9 d 13 h 19 min 36 s
 21 Robert Charvin 9 giorni 14 h 53 min 10 s
 22 Xavier Mauban 9 g 4 h 00 mn 00 s
 - (2) Gérard Habasque 9 giorni 19 ore 29 minuti 10 secondi [1004 km]
 23 Laurent Brueyre 9 j 22 h 36 mn 19 s
 24 Philippe Moreau 10 d 00 h 07 mn 55 s [1004 km]
 25 Vincent Perreau 10 d 01 h 58 min 33 s
 26 François Fouques 10 d 04 h 07 min 39 s
 27 Pierre-Henri Jouneau 10 d 05 h 13 mn 06 s [SOLO] [1004 km]
 28 Annie Paringaux 10 d 06 h 55 min 40 s [1004 km]
 29 Demitrios Kechagioglou (GRE) 10 d 08 h 16 min 31 s [1004 km]
 - (2) Markus Jörg (SUI) 10 d 08 h 51 min 30 s
 30 Philippe Rosset (SUI) 10 j 09 h 30 mn 20 s
 31 Alain Prost-Dumont 10 j 09 h 46 mn 55 s
 32 Jean-Michel Frémery 10 d 09 h 56 min 17 s [SOLO]
 - (2) Robert Miorin 10 d 10 h 41 min 20 s [SOLO]
 - (2) Frédéric Borel 10 d 11 h 18 min 21 s
 33 Patrick De Geyter 10 d 11 h 51 min 00 s
 34 Laurence Svizzera 10 d 12 h 06 min 36 s
 35 Erwin Borrias (NED) 10 d 12 h 41 min 36 s
 36 Thierry Duplan 10 d 13 h 26 min 51 s
 37 Jean-Louis Valderrama 10 d 14 h 05 min 01 s [semi solo] [1004 km]
 - (2) Sébastien Barraud 10 d 14 h 30 min 00 s
 38 Francis Pelmont 10 d 14 h 58 min 57 s [SOLO]
 - (3) Robert Miorin 10 giorni 15 h 18 min - s [SOLO]
 39 Jean-Benoît Jaouen 10 d 16 h 55 min 45 s
 - (4) Robert Miorin 10 d 18 h 07 min 19 s [SOLO]
 40 Françoise Perchoc 10 d 18 h 05 min 50 s
 - (2) Pierre-Henri Jouneau 10 d 22 h 55 min 45 s
 41 Jean-Michel Dréan 10 d 23 h 15 min 56 s [1004 km]
 - (2) Bernard Chevillon 10 d 23 h 56 min 36 s
 - (2) Françoise Perchoc 11 d 01 h 34 min 14 s
 42 Bernard Deborde 11 d 01 h 34 mn 14 s
 43 Roger Luccioni 11 d 03 h 33 mn 48 s [1004 km]
 - (2) Francis Pelmont 11 d 03 h 44 min 41 s
 44 Stéphane Madec 11 d 03 h 49 mn 55 s
 - (2) Jean-Hervé Duchesne 11 d 03 h 59 min 57 s
 45 Gérard Mignerot 11 d 04 h 09 min 13 s
 46 Hervé Bressolier 11 d 04 h 22 min 19 s
 47 François Castex 11 d 04 h 45 min 10 s
 48 Lionel Rivoire 11 d 05 h 38 min 8 s
 49 Eric Kréa 11 giorni 06 h 02 min 45 s
 50 Francis Theurel 11 d 06 h 02 min 49 s [SOLO]
 51 Thierry Michel 11 giorni 06 h 58 min 22 s
 - (2) Jean-Michel Fremery 11 d 07 h 41 min 54 s [SOLO]
 52 Christophe Hillaire 11 d 08 h 01 mn 15 s [1004 km]
 53 Xavier Servel 11 d 08 h 06 min 56 s
 54 Ronan Léost 11 giorni 08 h 12 min 56 s
 55 Christian Repkat 11 d 08 h 20 min 16 s
 56 Gérard Denis 11 j 09 h 07 mn 07s
 57 Marc Frayé 11 giorni 9 ore 56 minuti 10 secondi
 58 Marie-Jeanne Simons 11 d 10 h 31 min 25 s [1004 km]
 59 Stéphane Spilotros 11 d 09 h 56 min 10 s
 60 Daniel Mazeau 11 d 9 h 55 min 30 s
 61 Denis Leconte 11 d 10 h 07 min 16 s
 - (2) Daniel Mazeau 11 j 11 h 09 mn 58 s
 - (3) Daniel Mazeau 11 d 11 h 23 min 03 s [1004 km]
 62 Patrick Roblin 11 d 11 h 16 min 59 s
 63 Vincent Lauvergne 11 d 11 h 17 min 54 s
 64 Jean Taris 11 d 11 h 22 min 17 s
 65 David Cholez 11 d 11 h 27 min 40 s [1004 km]
 66 Dario Della Pace (ITA) 11 d 12 h 00 min 33 s [1004 km]
 67 Claudine Pascal 11 d 13 h 07 min 17 s [1004 km] - Doyenne MiL'Killeuse (66 anni)
 68 Gérard Bertin 11 d 13 h 50 min 30 s [SOLO]
 69 Catherine Massif 11 d 13 h 54 min 25 s [SOLO]
 - (2) Vincent Perreau 11 d 13 h 54 min 25 s [SOLO]
 70 Frédéric Gallais 11 j 14 h 57 mn 31 s [SOLO]
 - (2) Serge Girard 11 d 17 h 28 min 45 s [semi solo] [1004 km]
 71 Bruno Rouiller 11 giorni 18 h 03 min 55 s
 72 Gwenaël Le Ny 11 j 19 h 13 mn 05 s
 73 Jean-Jacques Mérienne 11 j 20 h 47 mn 00 s
 74 Philippe Foix 11 j 21 h 26 mn 56 s
 - (2) Bernard Deborde 11 j 22 h 42 mn 50 s [1004 km]
 - (2) Gérard Denis 11 j 23 h 16 mn 56 s - Doyen MiL'Killer (71 anni)
 75 Patrick Michel 11 d 23 h 21 min 59 s
 76 Philippe Brunschwig 11 d 23 h 43 min 18 s