venerdì 17 agosto 2018

Emil Zatopek

"da FB Maurizio Scaramuzza"
Correva, ma nella sua vita non si limitò a correre. Correva male, la testa chinata di lato, le spalle contratte, ansimando forte. Una questione di stile; ma era uomo di sostanza, non di forma. Quando i carri armati russi giunsero a Praga non fecero sconti, né lui ne volle. Teneva sì un poster di Stalin in camera, ma era solo l’immagine di un ideale. Uno abituato a correre ripetute da 200 metri con la moglie sul groppone sa cos’è la fatica. E quando la fatica piega il corpo, spesso raddrizza lo spirito. Sul suo groppone doveva decidere lui chi e quando potesse salire, e disse no. Disse no a Stalin e una miniera d’uranio fu il suo confino.
La sua è una storia di sport, d’amore e di vita. Faceva l’operaio per un calzolaio. Un giorno il calzolaio organizzò una gara podistica, un paio di scarpe per ogni partecipante. Una defezione lasciò liberi due scarpini. Fu così che il garzone sedicenne venne convocato dal calzolaio “Corri tu”. Le scarpe non erano della sua misura e lui non aveva mai corso in vita sua. Arrivò secondo. E da quel giorno iniziò ad allenarsi. Di notte, perché allora non c’era pausa pranzo, il lavoro iniziava all’alba per terminare al tramonto. E anche se ci fosse stata, non sarebbe bastata: correva per ore, anche quattro di fila.
Poi la guerra mise in pausa il mondo. Spezzo vite di amici e familiari, ma non spezzò le gambe di un prodigio. Capita spesso che un giovane abbia un talento straordinario: un cuore enorme, arti erculei o polmoni infiniti, ma manchi di testa, di determinazione. O viceversa. Quando invece i talenti fisici e di carattere si sposano nasce qualcosa di straordinario. Lui era così: un cavallo da corsa con l’istinto di un mulo. 
Rimase imbattuto per anni, stabilì record del mondo a ripetizione. Vinse mi pare la sua gara per più di 40 volte di fila. Un campione assoluto. Ma la differenza tra un campione e una leggenda sta nel gesto epico.
Era il 1952, olimpiadi di Helsinki. Nessuno pensava che potesse non vincere sia i 5.000 metri che i 10.000 e allora gli organizzatori inserirono le due gare nella stessa settimana, a distanza di pochi giorni. Gli altri atleti scelsero a quale gara partecipare, era difficile farle entrambi. Lui no ovviamente. E le vinse entrambi, ovviamente, e la cosa non stupì molto. La “cosa”, il “come” invece sì. Fece per due volte il record del mondo, e nella gara più lunga doppiando tutti gli avversari.
La Cecoslovacchia si preparò ad accogliere il suo eroe, ma dovette attendere. Mancavano infatti due giorni al termine delle gare di atletica e sua moglie, o meglio la sua futura moglie, avrebbe disputato la finale del giavellotto femminile proprio l’ultimo giorno delle gare. Dana si chiamava la moglie e il destino volle che un’altra volta i due innamorati dovessero condividere una data: erano infatti nati il medesimo giorno, il 19 settembre 1922. Il 27 luglio di trent’anni dopo avrebbero scritto una pagina memorabile della storia dello sport.
Non aveva mai corso una maratona in vita sua e forse non aveva mai neanche pensato di correrla. Ma la notte precedente tornò a visitarlo il calzolaio: “Corri tu”.  La mattina della gara, tra lo stupore e l’incredulità si fece assegnare un pettorale. Per chi non ha mai corso, la differenza principale tra una gara di fondo e una maratona sta nei rifornimenti. Nel fondo si parte e si arriva con le proprie energie, mentre per correre oltre 42 km filati occorre integrare, soprattutto bere. Non lo sapeva, o forse se ne dimenticò. Sta di fatto che si fece solo segnalare il probabile vincitore, e decise di corrergli dietro. La sua però era una macchina da pista e conosceva solo quei ritmi. La cadenza in strada gli parve lenta, e così al 19esimo chilometro, distanziati ormai tutti fuorché il favorito, chiese in inglese approssimativo se non fosse il caso di accelerare un po’. In quel momento la leggenda si compì. Dana aveva appena lanciato il suo giavellotto oltre il limite olimpico: medaglia d’oro. Il vento di quel lancio arrivò al marito. Il mulo lasciò spazio al cavallo e prese a galoppare. Arrivò da solo nello stadio proprio mentre stavano premiando la moglie e risuonava l’inno ceco. Vinse, ma non si limitò a vincere: record del mondo. Quando arrivò il secondo, lui si era già cambiato e mangiato una mela.
Correva, correva male ansimando forte. Per questo fu soprannominato “la locomotiva umana”.
Non so se Emil Zatopek sia stato il più grande atleta di sempre, so che nessuno fece mai quello che riuscì a lui. E come un teorema matematico gode immortalità di dimostrazione, così credo nessuno potrà mai eguagliarlo.
Morì a Praga, impoverito dall’uranio in un letto di ospedale pubblico nell’autunno del 2000. Dana era ancora al suo fianco e un’intera nazione pianse il suo eroe. Se passate a Losanna fate un giro nel parco olimpico, c’è la statua di un atleta che corre scomposto con una smorfia di fatica sul volto. In silenzio la sentirete ansimare forte.

lunedì 13 agosto 2018

Perché gli stupidi si credono intelligenti?

https://ricpuglisi.it/2017/11/28/perche-gli-stupidi-si-credono-intelligenti/

Perché gli stupidi si credono intelligenti?

 ricpuglisi

9 mesi ago

Vi è mai capitato di incontrare dei perfetti idioti che si credono dei portenti di intelligenza? Sicuramente sì.

Potrebbe esservi anche capitato di essere sicuri di avere capito tutto su un certo tema, ma -con il senno di poi- realizzare di esservi illusi di capire, quando in realtà avevate capito poco o niente.

Si tratta di un tema molto generale: noi esseri umani siamo capaci di essere obiettivi su noi stessi e sulla nostra intelligenza? La risposta giusta è: no.

In particolare, quanto più qualcuno è incompetente su un certo tema o in una certa attività, tanto più crede di essere più bravo di quel che è. Invece quelli più competenti e intelligenti tendono a “fare i modesti”, cioè sottostimano la loro competenza e intelligenza.

L’effetto per cui se sei stupido e/o scarso su un certo tema non sai neanche di esserlo si chiama “effetto Dunning/Kruger”, dal nome dei due psicologi che ne hanno dimostrato la presenza attraverso una serie di esperimenti.

Si tratta in buona sostanza di una “stupidità al quadrato”, in quanto sei stupido e lo sei talmente tanto da non capire di esserlo.

D’altro canto, il fatto che quelli competenti e intelligenti siano modesti sulla loro performance e sul loro quoziente d’intelligenza si può spiegare così: costoro spesso ritengono che la bravura degli altri sia paragonabile alla loro, e dunque non pensano di essere così bravi.

La prova di ciò? Dunning e Kruger mostrano che, se ai più bravi fai vedere qualcuno dei compiti fatti dagli altri, quelli bravi capiscono meglio e diventano meno modesti e più obiettivi, in quanto si rendono conto con chi hanno a che fare!

Invece l’incompetenza è una specie di orrido buco nero: se in un esperimento fai vedere ai somari i compiti fatti dai più bravi, i somari continuano a pensare di essere meno somari di quel che sono, perché non riescono a comprendere la differenza tra compiti fatti bene e fatti male.

Questa ricerca è illuminante e preoccupante nello stesso tempo: se non riesci ad allenare i somari, questi resteranno tali, perché continueranno a pensare di essere dei geni, o quasi.

Dentro l’effetto di Dunning e Kruger c’è anche lo spazio per la vita faticosamente invidiosa di Antonio Salieri: se sei bravo ma non un genio, capisci con tremenda precisione chi è il Mozart davanti a te, senza essere salvato dalla nebbia incosciente della stupidità.

 

[Questo pezzo si basa su un precedente pezzo che avevo scritto per Linkiesta, disponibile qui]

Per chi vuole saperne di più:

Justin Kruger e David Dunning [1999]. “Unskilled and unaware of it: how difficulties in recognizing one’s own incompetence lead to inflated self-assessments.” Journal of Personality and Social Psychology 77(6) (1999): 1121-1134.

TRANSPYRENEA OFF 2018 di Thierry Corbarieu

Que dire ! J'ai tellement de choses à raconter sur cette aventure que je me donne quelques jours de vacances pour résumer cet incroyable périple de Banyuls à Hendaye par le GR10 soit 880kms et 65000 de D+.
Je tiens sincèrement à vous remercier pour tous vos messages d'affection qu'Isa me lisait tous les soirs avant de dormir, vous étiez mes turbos quand j'étais en peine et, par moments, je me remémorer vos écrits.
Je nommerai ce périple la traversée de l'espoir en hommage à l'association que je représentais "Un maillot pour la vie" et pour tous les gens malades à qui je souhaite une guérison totale. Merci à mon Isa sans qui ces 12 jours et 10h (298h) n'auraient pas été possibles, elle a très peu dormi, toujours aux petit soins pour optimiser mes arrêts et soigner mes blessures superficielles. Merci à tous mes partenaires qui me soutiennent depuis 2005 (Marathon des sables) sans qui tous mes projets n'auraient pas vu le jour. Merci à ma famille qui, malgré l'angoisse et l'absence, adhére à mes projets. Merci à Cyril et à tous les organisateurs d'avoir un peu de folie dans leurs têtes pour imaginer des circuits incroyables. Merci à mes collègues de boulot qui répondent présents en mon absence en assurant comme des bêtes. Merci à mes copains du club d'Auterive et les Gracieux runners et tous les gens qui partagent mes entraînements toute l'année. Un grand remerciement aux copains qui sont venus me soutenir sur le parcours et un très grand merci à mon équipe de l'édition Transpyrénéa 2016 qui m'a soutenu sans voir la ligne d'arrivée après mes blessures et mon abandon.
Merci à Claude et son épouse pour leur accueil à mon arrivée à Hendaye. Je suis très fatigué bien sûr mais surtout sur un nuage après tant d'émotions, j'avais préparé avec minutie cette Transpyrenea transformée en OFF mais je suis bien placé pour savoir que rien n'est gagné d'avance. Je ne me prends pas pour Kilian Jornet, qui reste une icône pour moi. Je suis juste un passionné d'effort, de nature et de défis pour me prouver chaque jour que je suis capable de me sublimer sans aucune prétention. J'aime la diversité des challenges, après les déserts, les montagnes, l'humidité du Nord de l'Angleterre maintenant place au froid extrême du Yukon en février, 700kms non stop en tirant une luge de 50kg par des températures avoisinant les -45° autant dire que la préparation du matériel sera aussi importante que l'entraînement physique. Cette fois-ci je partagerai ma préparation et mon voyage avec mon copain Luc Latgé. En associant nos expériences, j'espère accrocher cette 5ème Étoile. Je vous embrasse tous très fort.
Titi.

Traduzione:
Cosa dire! Ho così tanto da raccontare su questa avventura che mi do qualche giorno di vacanza per riassumere questo incredibile viaggio di Banyuls a Hendaye dal GR10 è 880kms e 65000 D +.
Voglio sinceramente ringraziarti per tutti i tuoi messaggi di affetto che Isa mi legge ogni notte prima di dormire, tu eri il mio turbo quando stavo soffrendo e, a volte, ricordo i tuoi scritti.
Chiamerò questo viaggio l'incrocio di speranza in omaggio all'associazione che ho rappresentato "Una maglia per la vita" e per tutti gli ammalati ai quali desidero una cura totale. Grazie al mio Isa senza la quale questi 12 giorni e 10 ore (298H) non sarebbe stato possibile, dormiva pochissimo, sempre con poca cura per ottimizzare mie tappe e guarire le mie ferite superficiali. Grazie a tutti i miei partner che mi sostengono dal 2005 (Marathon des Sables) senza i quali tutti i miei progetti non avrebbero visto la luce del giorno. Grazie alla mia famiglia che, nonostante l'ansia e l'assenza, aderisce ai miei progetti. Grazie a Cyril ea tutti gli organizzatori per avere un po 'di follia nella testa per immaginare circuiti incredibili. Grazie ai miei colleghi al lavoro che rispondono presenti in mia assenza garantendo come animali. Grazie ai miei amici del club Auterive e ai gentili corridori e a tutte le persone che condividono il mio allenamento tutto l'anno. Molte grazie agli amici che sono venuti a sostenermi in corso e un grande grazie alla mia squadra per l'edizione 2016 Transpyrénéa mi ha sostenuto senza vedere il traguardo dopo il mio infortunio e il mio abbandono.
Grazie a Claude e sua moglie per il loro benvenuto quando sono arrivato a Hendaye. Sono molto stanco, naturalmente, ma per lo più su una nuvola dopo tante emozioni, mi ero preparato con cura questa Transpyrenea spento ma sono in buona posizione per sapere che nulla è vinto in anticipo. Non mi prendo per Kilian Jornet, che rimane un'icona per me. Sono solo appassionato di impegno, natura e sfide per dimostrare a me stesso ogni giorno che sono in grado di sublimarmi senza alcuna pretesa. Mi piace la varietà di sfide, dopo che i deserti, montagne, l'umidità del Nord dell'Inghilterra ora al freddo estremo dello Yukon nel mese di febbraio, 700kms non smettere di tirare una slitta 50kg con temperature intorno ai -45 ° tanto quanto la preparazione del materiale sarà tanto importante quanto l'allenamento fisico. Questa volta condividerò la mia preparazione e il mio viaggio con il mio amico Luc Latgé. Combinando le nostre esperienze, spero di appendere questa 5a Stella. Ti bacio tutti molto duramente.
Titi.

giovedì 2 agosto 2018

Correre in estate: 8 consigli da fare con il caldo! (da Niko)

Correre in estate: 8 consigli da fare con il caldo!
Articolo molto interessante di Niko

Correre in estate: 8 consigli da fare con il caldo!
Per divertirti a correre in estate, devi gestire bene il caldo. O almeno mettere le probabilità dalla sua parte perché non è facile. Se per molti corro in inverno nel freddo Quebec come faccio io sembra pazzesco, ti dico senza esitazione che questo è il mio momento preferito per allenarmi. L'inverno, con una buona attrezzatura, è gestito. Correre in estate è un'altra storia. Oggi ti darò i miei consigli per continuare ad allenarmi durante i mesi estivi. Nessuna ricetta miracolosa, ma alcune idee che, messe fine alla fine, minimizzano l'impatto del calore.

1- Correre in estate al mattino

Questo trucco richiede motivazione perché per molti alzarsi presto per correre è una punizione. Eppure, i fan della corsa mattutina ve lo diranno, correre in estate con la rugiada del mattino e la tranquilla città è un ottimo modo per iniziare la giornata. Di solito quando inizio la mia giornata con una corsa, mi sento più sveglio, più in forma per il resto della giornata! Per maggiori informazioni sull'argomento, puoi leggere il mio articolo sulla gara di digiuno al mattino. Oltre a correre il digiuno ha altri vantaggi interessanti che ti cito nell'articolo, quindi sarebbe sbagliato privarci!

2- In esecuzione quando fa caldo per abituarsi
Questo consiglio può sembrare controintuitivo, e non è per tutti. Sto parlando qui a coloro che hanno obiettivi estivi. Correre in estate in competizione può essere molto difficile se non si è pronti. Ho per esempio diversi duathlon che inizieranno ... a mezzogiorno. Siccome non scegliamo il tempo del giorno della sua competizione, è meglio prepararsi al peggio.


E il corpo ha una capacità di adattamento alle condizioni esterne se lo si confronta regolarmente. Per questo, mi sistemo gradualmente a correre quando fa caldo. Non parlo di andarci a mezzogiorno in una giornata calda, dall'inizio ovviamente! Ma trova un equilibrio: corri solo freddo e gareggia nel caldo ... sarebbe molto complicato! dobbiamo cercare di affrontare questo calore in modo che il corpo possa abituarsi ad esso. Idealmente, con un leggero jog in un primo momento non stressare il corpo su più tavoli allo stesso tempo! E con la forza possiamo fare sessioni più lunghe o più intense!

3- Alza il piede quando corri nel calore
Tuttavia, correre d'estate è una corsa intelligente. Il calore corporeo viene regolato automaticamente dal nostro corpo tramite il sudore. Quando fa troppo caldo, specialmente se il tempo è umido, il corpo non è in grado di raffreddarsi efficacemente. Qualsiasi surriscaldamento eccessivo sarebbe inaccettabile per la tua performance e potrebbe essere un problema per la tua salute ... Quindi accetti di ridurre il ritmo in una giornata calda, che si tratti di una corsa, una divisione o ... una competizione ...

Sempre difficile da accettare, ma quando si vuole organizzare una competizione in estate, si corre il rischio di una giornata calda e bisogna affrontarla. Se i brevi sforzi possono essere problematici, penso in particolare ai lunghi sforzi superiori a 1 ora e mezza, adattare il ritmo di conseguenza fin dall'inizio e non solo una volta che sarai duro!


Per inciso, correre quando fa caldo diminuisce automaticamente le sue prestazioni! È fisiologico, non hai scelta, quindi accettalo! Anche se sei preparato, non puoi fare nulla al riguardo. Il corpo manda parte del sangue che ha sotto la pelle per farci sudare. Il sangue che viene utilizzato per questo processo non viene utilizzato per trasportare l'ossigeno ai muscoli, ad esempio, e quindi siamo limitati nelle nostre prestazioni. Non ha senso cercare di battere un record in una giornata calda, sarà inutile!

>> À LIRE : La sortie longue, pas que pour le marathonien !

4- Run the summer is cool a tutti i costi!
Per continuare nella logica del punto precedente, in estate, tutti i mezzi sono buoni da raffreddare durante la corsa. In genere, mi bagna con acqua fresca prima di iniziare a correre per rinfrescarmi. Durante una sessione di allenamento a caldo, devo ancora girare nel parco vicino a casa mia dove ci sono 2 fontane. Uno ogni 1,5 km e mi prendo qualche secondo per spruzzarmi ogni volta che passo.


Lo stesso principio in gara. Ne ho parlato nel mio rapporto sulla Maratona di Parigi, ho usato TUTTO il rifornimento di carburante senza eccezioni, dal primo in cui era ancora fresco, per mantenere una temperatura corporea normale. Non è una volta che abbiamo troppo caldo che dobbiamo affrontarlo, è già troppo tardi ... E poi abbiamo visto, il nostro corpo è in grado di gestire il raffreddamento stesso ... ma è pagato sulla prestazione! Quindi di 15 gradi come di 30 gradi, è importante aiutare il corpo a non riscaldarsi!

5- L'idratazione è fondamentale in estate
Lo stesso principio per l'idratazione. Quando si ha sete è troppo tardi, è che siamo già disidratati ... Quindi dobbiamo cominciare a bere ... prima di eseguire. L'idratazione del corridore è importante tutto il tempo, ne sto parlando qui. Ma quando fa caldo, sudiamo molto di più quindi diventa essenziale. Assicurati di bere regolarmente nei giorni di allenamento per andare con "ricariche complete".

Quindi, se vai a correre in un posto che contiene fontane, divertiti. In caso contrario, è una buona idea prendere un drink idratante con te, soprattutto quando vai fuori più di 45 '. Bere 2 sorsi ogni 15 minuti. Il sudore contiene molto più dell'acqua, quindi avere una bevanda idratante carica di minerali è più che interessante. Soprattutto per le persone come me che stanno perdendo i sali più velocemente della media. In questo caso, aggiungere un po 'più di sale alle bevande per idratazione convenzionali. Essere carenti di sali minerali è pericoloso quanto essere disidratato.


Per la scelta della vostra bevanda di idratazione di attenzione ci sono due tipi. Dolce o non zuccherato. Per il rilascio fino 01:15, consiglio la versione senza zucchero ho usato Gu compresse idratazione per esso. Se lo sforzo è intenso e dura più a lungo di quanto 1:15, è possibile spostare la versione dolce che vi darà una fornitura di energia allo stesso tempo come la vostra idratazione.

>> À LIRE : L’hyponatrémie, un mal peu connu et potentiellement très dangereux

6- Correre in estate con attrezzature adattate
Qualche anno fa avrei detto di concentrarmi sui tessuti tecnici e non sulle magliette di cotone per andare a correre in estate. Oggi questo punto fondamentale è diventato normale per il 95% dei corridori. Tuttavia, con gli sviluppi tecnologici, anche le t-shirt tecniche si sono evolute. Alcuni tessuti oggi sono estremamente sottili, permettendo loro di asciugarsi molto rapidamente e di non avere mai una sensazione di umidità sgradevole.

Questo è particolarmente vero per le canottiere Nike e il loro Dri-Fit. Ora sto usando il mio (versione Canada del collezionista, come puoi vedere qui sotto) non appena la temperatura aumenta, puoi trovare gli equivalenti qui per gli uomini e qui per le donne. Lo stesso principio per i pantaloncini, ancora in Nike, dove ho apprezzato molto la nuova cintura leggera. Va bene mentre è respirabile. Troverete questa gamma di pantaloncini per uomo e donna qui.


Alcuni accessori che possono aiutarti anche tu? Un cappuccio per proteggere la testa dal sole mentre sta scrivendo. Puoi anche mettere l'acqua regolarmente per rinfrescare. Una visiera che gli consente di prevenire il sudore che scorre negli occhi ... Proprio come un buon paio di occhiali sportivi. Avranno anche un effetto protettivo sugli occhi ma non ti insegnerò molto con quello!

7- Correre in estate ... ma non solo!
Apprezzo regolarmente l'interesse del cross training per progredire nella corsa. E questo modo di allenarsi mescolando diversi sport ha un vantaggio significativo in estate: lavorare la sua resistenza generale senza prendere una foto calda. Non ti sto dicendo che non sarai affatto caldo in bici. Ho fatto 2 ore di uscita sabato scorso con una sensazione di 38 gradi. Sono tornato con la mia combinazione intrisa di sudore e croste di sale ovunque (ti ho detto che stavo perdendo un sacco di minerali!).


Tuttavia, non avevo la sensazione di non essere in grado di allenarmi. 38 gradi di corsa, dopo 5 'sono stanco e più capace di tutto ... Ma qui ho fatto una sessione importante che è andata molto bene. Perché il fattore vento cambia tutto. L'aria circola molto più con la velocità della bicicletta e consente di mantenere una temperatura corporea accettabile. Se la moto per me è una benedizione in estate non fare quella gara (la metà posso ridurre il mio volume ictus e raddoppiare la mia moto in volume rispetto al resto dell'anno), si può anche fare il bagno o escursione attraverso esempio! Correre in estate va bene, ma è anche il momento migliore per diversificare un po '! E per quello vai sul mio nuovo blog Triathlon Addict! 🙂

8- Fai la tua pausa annuale
Un'ultima opzione per coloro che non vogliono disturbarsi a correre in estate sotto il caldo: fai la tua pausa annuale in questo momento. Questa non è una soluzione miracolosa perché raccomando (vedi qui il mio articolo sul taglio annuale) di fare una pausa annuale di sole 2 settimane per evitare di perdere i guadagni del tuo allenamento passato. Ma, sapendo che il recupero dopo il taglio annuale è leggero e molto progressivo, limiterete fortemente il numero di uscite nel caldo facendo il vostro taglio annuale in estate! Ho lavorato a lungo in questo modo, permette anche di godersi giornate di sole se non allenandomi!

Insomma, correre in estate non è insormontabile!

Negli ultimi due anni ho fatto solo ciclismo in estate, non sostenendo il caldo. Lavorando questo articolo per alcune settimane, sono soddisfatto di me che correre questa estate sarebbe possibile. Te l'ho detto, non mi piace correre nel caldo! Non ti dico ancora che questa è la mia stagione preferita e non farei una preparazione per la maratona nel bel mezzo dell'estate. In ogni caso, non allenarti troppo in gara se odi correre in estate, come dico spesso, il piacere di correre sopra ogni altra cosa! Così convinto? Hai intenzione di correre questa estate? Hai imparato qualcosa?