sabato 16 novembre 2019

padre Armando CARPENEDO - tornerà gioia

Tornerà gioia

Quando il Signore tornerà sulla terra per la sua venuta intermedia alla fine di questa generazione, troverà un’umanità sull’orlo dell’autodistruzione, involuta e triste come nel momento in cui l’investì l’acqua del diluvio ai tempi di Noé. Quando il Signore tornerà sulla terra per la sua venuta intermedia alla fine di questa generazione, troverà un’umanità desolata, violenta, ignorante, come l’umanità presente nella città di Sòdoma nel momento in cui piovve fuoco e zolfo dal cielo ai tempi di Lot. L’umanità può mangiare, vendere, comprare, prendere moglie, prendere marito, piantare, costruire, e dunque sopravvivere per secoli e millenni, anche in totale assenza dell’utilizzo di qualsiasi forma di conoscenza, intelligenza e amore. L’uomo può mangiare, vendere, comprare, prendere moglie, prendere marito, piantare, costruire, senza minimamente evolversi intellettualmente e spiritualmente. Ma alla fine, senza evolversi nella conoscenza, nell’intelligenza e nell’amore, l’umanità entra nell’abisso dell’autodistruzione e viene spazzata via. L’umanità di questa generazione, divisa in vittime e aguzzini, ogni giorno mangia, vende, compra, prende moglie e marito, pianta, costruisce e tutto nella più totale inconsapevolezza, stupidità, ignoranza, superbia, cecità, violenza. L’umanità di questa generazione è sull’orlo dell’abisso che Satana le ha aperto sotto i piedi, perché vive senza conoscenza, intelligenza e amore, completamente sconnessa da se stessa, dissociata dalla vita, separata dalla natura e da Dio, e questo stato di sconnessione le rende impossibile essere felice e nella gioia. L’umanità che non vive nella gioia e non conosce la felicità si estingue, perché la gioia e la felicità sono la sua stessa essenza e sostanza creativa. L’uomo che vive senza gioia si desostanzia inesorabilmente, perché si sconnette dalle vibrazioni della vita e inizia a vibrare delle vibrazioni inferiori e distorte generate da uno stato esistenziale ipoenergetico e ipoinformatico. L’uomo non può vivere a lungo senza gioia, perché la gioia è la vibrazione della vita di Dio. L’uomo senza gioia perde le forze, le motivazioni, si ammala, diventa ambizioso, competitivo, conflittuale, aggressivo, violento.
Quando Gesù è venuto sulla terra duemila anni fa, è venuto a ricordare all’umanità che la gioia è il destino eterno dell’uomo, la dimensione in cui vivrà per sempre, ma, anche e soprattutto, che la gioia è la natura stessa e la dimensione da cui l’umanità proviene. Il cuore di tutto il messaggio di Gesù, le Beatitudini, è che l’uomo può vivere solo nella gioia, che l’uomo è fatto, costituito di gioia, della gioia di Dio.
Gesù in Giovanni 15,11 afferma infatti: vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. La gioia è la sostanza di Dio e l’uomo è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio.   
Amare Dio è la gioia di gustare la novità di una vita sempre NUOVA. PACE a TUTTI.

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