lunedì 19 agosto 2019

Un viaggio in Marocco. di GIACOMO ROVELLI

E se la vita è un viaggio, quest'anno la mia inizia così 🚌


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Giorno 1
La Medersa Bou Inania o scuola coranica, si contraddistingue per la decorazione interna. Si distinguono i classici motivi ornamentali in stile marocchino, lo "zelly" (o mosaico) nella parte inferiore delle pareti, una fascia centrale di raffinati stucchi e albumi d'uovo e soffitti in legno di cedro dell'atlante.

Meknès - Medio Atlante - Marocco

Giorno 2
In magnifica posizione ai piedi delle aspre vette del Rif, Chefchaouen è una delle località più graziose del Marocco: un villaggio di montagna con case azzurre e un'atmosfera artistica, dove pare di essere in un mondo a sè. 

Chefchaouen - Rif - Marocco @ Chaouen City - شاون سيتي

Il sangue e la festa del Sacrificio.

I vicoli delle medine in questi giorni soffrono di una solitudine anomala, interrotta 5 volte al giorno dal solo richiamo alla preghiera del Muezzin. L'odore di putrefatto prevale sul profumo delle spezie e degli incensi. Sono pochi gli artigiani al lavoro.

È un giorno di festa!! È la festa che ricorda il sacrificio di Abramo, è la festa che ogni famiglia celebra uccidendo il montone maschio che ha allevato per un anno intero.

Buona "Eid Ad Adha", Buona festa del Sacrificio!!

Giorno 3
I sensi di Fès.


La medina imperiale più antica del Marocco racchiude al suo centro il Triangolo d'oro, entro il quale l'uomo si perde in giochi di colori, profumi e suoni.

I colori delle stoffe pregiate dei telai. Il rosso del cotone, il blu della seta e il bianco della lana: LA VISTA.

Il richiamo del Muezzin dai 9 Minareti della città: L'UDITO.

I profumi delle spezie, dei tè, degli incensi e degli oli essenziali. L'odore acre delle pelli di vacca, di dromedari e di pecora che macerano nelle acque colorate delle concerie: L'OLFATTO.


Giorno 4

IN QUESTA PARTE DI MONDO LA STRADA FINISCE... INIZIA LA VITA!!

A 3 km dal confine Algerino, le porte del Sahara...
Un confine difficile, un confine unico, un confine che ci ha accolto con una tempesta di sabbia, un confine che ti entra dentro, un confine dai colori unici.... 

DESERTO = CALDO

Scendendo dai monti dell'Atlante il panorama cambia di continuo. 
Il caldo che si sente qui è indescrivibile. Sembra di essere in un forno con temperatura costante di 50°C. Non c'è ombra che tenga, il sole brucia anche quando non c'è. 

Le piante lasciano il posto agli arbusti e a muschi, il terreno roccioso lascia il posto a terra arsa.

Nell'ultima tenda prima del nulla più totale, i berberi consigliano acqua ghiacciata e turbante.

Entriamo, il deserto è nostro... inizia la sabbia, le dune sono sempre più alte. 

Il deserto ti entra dentro, a partire dalla sabbia in qualsiasi punto dello zaino. Il deserto ti entra dentro, il caldo torrido del giorno e il freddo della notte. Il deserto ti entra dentro, la luna piena e le stelle. Il deserto ti entra dentro, la bufera di sabbia. Il deserto ti entra dentro, gli AMICI, un falò e un bongo. 

 @ Arfoud Marzouga Morocco

ISMAIL 

Lungo la catena montuosa dell'Atlante, sulla strada che và da Fès al Sahara, sono tante le tribù berbere che si incontrano.
Ismail ha 3 anni e vive con la sua famiglia, in una tenda piena di stoffe e tessuti colorati.
Il papà lo invita a mostrarci casa sua. Pauroso ci accompagna, non sa cosa fare..
vorrebbe dirci qualcosa, ma non sa come. Ci offre del te berbero alla menta, la cosa più preziosa che ha. In cambio il papà ci chiede delle pastiglie per il mal di testa e di spedire a loro le foto che abbiamo fatto coi i nostri cellulari.
Non so se riusciremo a inviartele Ismail; sappi però che ci proveremo in tutti i modi.


Il deserto ti entra dentro e tu ci lasci un pezzo di cuore.

Giorno 5

Il Marocco che non ti aspetti: le Gole di Dades. @ Dadès Gorges



Il Marocco che azzittisce tutti i luoghi comuni che siamo abituati a attribuirgli. Il Marocco che ti regala emozioni. Il Marocco dell'essenziale. Il Marocco così come è.



Giorno 6

UN SOTTILE STRATO DI SABBIA SU UN DESERTO DI ROCCIA.
Quello di Ouarzazate, città di partenza della mitica Maraton du Sable, è set di prova di famosi film tra cui il Gladiatore, Prince of Persia e la Passione di Cristo.
Con temperature intorno ai 45°C, Ait Ben Haddou, è punto panoramico per gustarsi l'immensità silenziosa di quello che è il deserto più grande al mondo: Il Sahara.


Giorno 7

GOCCE DI MEDINA.
All'angolo tra Ave Yacoub el - Mansour e Ave Moulay Abdullah, per rendere omaggio alla città che nel 1964 lo ha adottato, Yves Saint Laurent ha donato a Marrakech il Jardin Majorelle.
Saint Laurent e il suo compagno Pierre Bergé acquistarono questa villa blu elettrico e ne fecero un orto botanico con 300 specie di piante provenienti dai 5 continenti.



Giorno 8

UN CALEIDOSCOPIO CHE TRAVOLGERÀ I VOSTRI SENSI.
La medina di Marrakech è un suggestivo labirinto di souq che vendono di tutto, dalla carcasse di pecora alle luci colorate, dalle spezie ai profumi, dai vestiti al cibo.
Cuore pulsante della città è la Jemaa el Fna, la grande piazza dove ogni sera si esibiscono musicisti, acrobati e stravaganti artisti di strada.
@ Place Jemâa el-Fna



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